UEL, Lugano-Malmö, il borsino dei migliori elementi bianconeri nella quarta serata stagionale dal sapore continentale

scritto da Claudio Paronitti

D’accordo, al Lugano è mancata la ciliegina sulla torta (il gol), ma alla squadra non si può rimproverare assolutamente nulla

E se nelle precedenti uscite continentali si era giocato a sprazzi, ieri sera i bianconeri hanno sorpreso il Malmö, attaccando gli spazi, giocando compatti e risultando presenti in ogni zona del campo.

Detto ciò, come di consueto, proviamo a far salire sul nostro ipotetico podio dei migliori i tre elementi che più si sono distinti sul terreno dell’Arena St. Gallen.

Numa Lavanchy – in confronto al motorino senza benzina della precedente gestione sembra un centauro di MotoGP. Ha fiato da vendere in tutte le zolle del rettangolo verde, propone scatti offensivi di qualità e rientri altrettanti importanti. Insomma, è sulla via della rinascita completa – voto: 4,5.

Marco Aratore – rimembrando la perla mostrata a Zurigo a metà luglio, il numero 70 ci riprova a qualche chilometro di distanza. Il risultato non è il medesimo, ma quando ha la possibilità di rientrare sul suo piedino fatato (il destro) ci prova sempre e comunque. La tenacia gli farà sicuramente ritrovare la via del gol – voto: 4,5.

Olivier Custodio – sarà che viene utilizzato nel suo ruolo naturale. Sarà che dopo tante critiche anche lui intende mostrare il suo vero valore. Fatto sta che, da una settimana a questa parte, è un calciatore diverso: più propositivo e sempre nel vivo del gioco. In assenza di capitan Jonathan Sabbatini si sta prendendo le responsabilità richieste al suo approdo in riva al Ceresio – voto: 4,5.

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