Terza Lega 1: Stefano Tagliati, centrocampista del Breganzona “Allenamento e divertirsi. Ci salveremo”

scritto da Roberto Colombo
Stefano Tagliati, numero 10 e capitano del Breganzona (Terza lega)

Il capitano gialloblù: «Difficile restare in Terza se non ti alleni bene, ma credo che la squadra lo abbia capito. Palla dove te l’aspetti e carisma, uno come Shaka farebbe ancora la differenza. Allenarsi bene e giocare con il sorriso, è così che arrivano i risultati».

BREGANZONA – Quattro chiacchere con Stefano Tagliati, centrocampista e capitano del Breganzona (Terza lega, gruppo 1) con cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e di cui, in questo articolo, riportiamo in sintesi alcuni pensieri. LA SCHEDA: classe 1992, ventinove anni compiuti lo scorso 15 ottobre, Tagliati è cresciuto nel settore giovanile del Lugano nel quale ha fatto tutta la trafila allievi fino ad esordire in Prima lega con la U21 bianconera, sua prima squadra del calcio attivi. Dopo il Lugano U21, Tagliati in Prima lega ha anche giocato con il Team Ticino per poi trasferirsi al Vedeggio (Seconda lega e Seconda interregionale). Nell’estate del 2013 il passaggio al Porza (Seconda lega), seguito da un periodo di pausa prima di riprendere al Ceresio (Quarta lega). Nel 2018 il trasferimento al Lusiadas (Terza lega) e l’anno successivo la decisione di ripartire dalla Quarta lega con il Breganzona, con cui nella passata stagione ha conquistato la promozione in Terza. 

GRAZIE PATRICK

«Prima di tutto – ci ha raccontato StefanoTagliati – vorrei aprire una piccola parentesi e ringraziare di cuore il nostro direttore sportivo (e compagno di squadra) Patrick Scarcella per tutto il lavoro che, nonostante le mille difficoltà, ha fatto e sta facendo qui al Breganzona, cercando di costruire qualcosa di interessante. Un lavoro instancabile, che non tutti saprebbero fare, quindi a Patrick va davvero il nostro più sincero grazie».  

IL CAMPIONATO

«Parlando invece del campionato, la squadra all’inizio è partita molto bene, e questo forse anche perché trascinata dall’entusiasmo per la promozione conquistata l’anno scorso. Abbiamo dimostrato in diverse occasioni di potercela giocare contro tutti. Poi però nella seconda metà dell’andata siamo calati. Lo dico per esperienza personale: in Terza lega e nelle categorie superiori non ti puoi permettere durante la settimana di non dare il 100%. Se l’anno scorso qualche volta è capitato di vincere le partite grazie alla giocata di un singolo, ora in Terza questo difficilmente può succedere. Devi preparare bene le partite, essere consapevole di dover lottare sempre, per 90 minuti ed oltre».

UN PO’ ACERBI

«Abbiamo diversi ragazzi giovani che sono alla loro prima esperienza in questa categoria, inoltre stiamo facendo salire diversi ragazzi dagli allievi A. Diciamo che siamo ancora un po’ acerbi e questo lo si è visto soprattutto nell’ultimo mese in cui, anche a causa di diversi infortuni, avremmo probabilmente dovuto lottare con maggior intensità per riuscire a raccogliere qualche punto in più. Detto questo, sono anche certo che la squadra abbia imparato dagli errori commessi e che non li ripeterà nel girone di ritorno».

COSA MANCA? SHAKA

«Un giocatore per il Breganzona? Difficile rispondere. A me personalmente sarebbe piaciuto giocare qualche partita insieme a mio cugino Michele Shaka Rezzonico, ex professionista con Lugano e Malcantone Agno (allenato da Vladimir Petkovic) che poi ha fatto una lunga carriera nel calcio regionale giocando tra le altre squadre con Canobbio e Collina d’Oro. Con lui purtroppo sono riuscito a fare solo qualche partita nei vari tornei estivi, però è stato bellissimo. Alzavo il braccio e la palla arrivava lì dove me l’aspettavo. Fantastico. Quest’anno con lui in squadra qualche gol in più lo avrei sicuramente fatto (risata). Inoltre un giocatore della sua esperienza in uno spogliatoio non potrebbe che fare molto bene. Forse è proprio questo che ci manca oggi al Breganzona».

ALLENAMENTO E SORRISO

«Come ho già detto sono convinto che nel girone di ritorno andremo meglio, perché sono certo che la squadra abbia imparato dai propri errori. Abbiamo le carte in regola per salvarci e faremo di tutto per riuscirci. Dobbiamo capire ancora di più l’importanza del gruppo, dello stare insieme e del divertirsi. Allenarsi e giocare con il sorriso fanno la differenza, i risultati sono la conseguenza».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 1)

Melide 31 pt (13), Giubiasco 29 (13), Ligornetto 27 (13), Monteceneri 23 (13), Comano 23 (13), Vacallo 22 (13), Insubrica 19 (13), Riva 18 (13), Maroggia 17 (13), Boglia Cadro 15 (13), Cademario 14 (13), Breganzona 12 (13), Ceresio 9 (13), Rancate 0 (13).


 

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