Terza Lega 1: Collina d’Oro in Seconda lega, mister Balmelli “Agno e Ligornetto grandi avversarie. Occhio a Rancate e Melide”

scritto da Roberto Colombo
Omar Balmelli, l’anno prossimo sarà il suo quinto anno alla guida del Collina d’Oro

Omar Balmelli: «Che liberazione, a un certo punto la promozione sembrava quasi stregata. Con il nuovo centro sportivo e con questa rosa abbiamo appena iniziato. Mi dispiace per il Cademario: Matteo Zanotti ha fatto cose eccezionali»

GENTILINOCollina d’Oro campione del Gruppo 1 di Terza lega e promosso in Seconda dopo una stagione pazzesca fatta di 12 vittorie in 12 partite disputate con 52 gol realizzati (in media più di 4 reti a partita) e appena 2 subiti. Un trionfo assoluto, che tuttavia è stato meno semplice di quello che i numeri potrebbero far pensare, grazie soprattutto a due rivali doc come Agno e Ligornetto, ma anche a tante altre squadre di valore che hanno reso il campionato bellissimo come ci ha confermato Omar Balmelli, allenatore del neo campione Collina d’Oro.  

CHALCIO – Ciao mister, raccontaci, che promozione è stata? Più una gioia o una liberazione?

Omar Balmelli: «Direi che il primo sentimento in assoluto è stato di liberazione, seguito immediatamente da una grandissima gioia, perché posso dire che è stata una promozione che inseguivo da 4 anni, vale a dire da quando mi sono seduto sulla panchina del Collina d’Oro. Provo a raccontarli in breve per far capire l’attesa e poi l’immensa gioia. Sono arrivato al Collina nel gennaio del 2017 con la squadra ultima in classifica in Seconda lega con appena 2 punti. La situazione sembrava disperata, invece facemmo un gran girone di ritorno chiudendo l’anno al terzultimo posto con 20 punti (quindi in teoria salvi), ma non bastò ad evitare la retrocessione perché in Seconda interregionale il Vedeggio non riuscì a mantenere la categoria complice un finale di campionato disastroso. La stagione successiva in Terza lega (2017/18) fu di grandi cambiamenti. La squadra venne rivoluzionata e ripartimmo mettendo le basi per la ricostruzione. Finimmo il campionato nella metà alta della classifica (5° posto). Tre anni fa invece (2018/19) fu l’anno della grande delusione perché, dopo aver chiuso al primo posto il girone di andata, ci inceppammo nel ritorno finendo terzi in classifica fuori da tutto: due punti dietro al Coldrerio (che vinse con merito) e un punto alle spalle del Malcantone secondo (che fu promosso grazie al successo nello spareggio contro il Gordola). Anche l’anno scorso (2019/20) il dispiacere è stato tanto, ma per altri motivi, perché il tutto si è mescolato con la preoccupazione e il senso di impotenza dovuti al Covid, con un campionato annullato (giustamente) a metà quando eravamo primi in classifica insieme ad Agno e Ligornetto. Ed è così che si arriva al senso di liberazione provato quest’anno (2020/21), per una promozione a lungo inseguita che rischiava di sfuggirci per la seconda volta consecutiva, sempre a causa del Covid, perché a fine aprile sembrava essere davvero tutto finito, con la pandemia ancora minacciosa e le autorità che avevano ulteriormente prolungato il divieto per gli sport di gruppo e di contatto. Eravamo tornati ad allenarci da due mesi con tanta determinazione, perché volevamo con tutte le nostre forze essere pronti quando (e se) i campionati fossero ripartiti. Ricordo bene però la delusione con cui a fine aprile tutta la squadra reagì alla decisione del Consiglio federale di non riaprire agli sport dilettantistici di gruppo. Ma ugualmente non abbiamo mollato, perché una piccola speranza c’era ancora: avevamo troppa voglia di raggiungere il nostro obiettivo. Ed è stato così, con tutta la nostra fame per qualcosa che ci stavano togliendo per il secondo anno di fila, che si è vista in modo cristallino nell’ultima sfida vinta contro il Vacallo in cui la squadra, pur già sicura della matematica promozione, è scesa in campo con la voglia matta di fare una grande prestazione per suggellare un titolo che negli ultimi anni sembra quasi stregato tanto lo abbiamo dovuto aspettare».  

CHALCIO – Mister, dopo questo lungo racconto, parliamo un po’ anche della vostre rivali: Agno e Ligornetto che avversarie sono state?

Omar Balmelli: «L’Agno credo che sia una squadra che ci somigli molto, con tanti giocatori di qualità, che si conoscono bene anche con i nostri giocatori perché in passato hanno giocato insieme o si sono confrontati in categorie superiori. Hanno tanta esperienza, sono una squadra di livello superiore con una società alle spalle molto attenta che ha grandi motivazioni: che punta in alto, che sa quello che vuole e che sa come ottenerlo. Inoltre aggiungo che per uno come me, cresciuto nel Malcantone, le partite contro l’Agno hanno sempre avuto un sapore speciale perché le ho sempre vissute come una sorta di derby. Il Ligornetto invece ha caratteristiche differenti. Il primo anno, dopo la promozione che avevano fatto dalla Quarta lega, sono stati la sorpresa del campionato perché sono riusciti a confermarsi ad altissimi livelli. Il Ligornetto è una squadra granitica, ordinata, dalla grande disciplina, allenata da un grande allenatore, molto intelligente e preparato. Inoltre sono un ottimo gruppo, capace di aiutarsi e di caricarsi a vicenda, superando le difficoltà. Un avversario che in un certo senso ci ha fatto bene, da stimolo, perché la loro forza ci ha fatto restare sempre attenti: sapevamo che con loro in giro non sarebbe stato possibile commettere errori, infatti non ne abbiamo commessi».

CHALCIO – L’anno prossimo chi sarà il “Collina d’Oro” del Gruppo 1 di Terza lega?

Omar Balmelli: «Dopo la fresca promozione dell’Agno penso che il favore del pronostico si sposti sul   Ligornetto che ha fatto due stagioni eccezionali, saranno loro la squadra da battere. Però, oltre al Ligornetto, mi piace molto anche il Rancate che negli ultimi anni ha sempre dimostrato di essere una signora squadra. Per loro l’incognita potrebbe essere la partenza di mister Paluda, ma se il gruppo rimarrà lo stesso sono sicuro che faranno bene. Un’altra protagonista potrebbe essere il Melide che ha giocatori molto validi come per esempio Imperato e Placidi che conosco bene perché giocavano con noi, oppure Islamaj che invece non conosco personalmente ma tutti sappiamo chi è, e poi ci sono Cocimano, Schittino e un portiere forte come Bettonzelli. Sono la squadra del futuro, motivata e giovane, ma allo stesso tempo già pronta, grazie anche ai suoi allenatori Mirsad e Rijat Shala che sono una garanzia».

CHALCIO – E il “tuo” Cademario, retrocessione amara e l’addio di mister Zanotti?

Omar Balmelli: «Che peccato davvero. Con il Cademario ho un legame speciale, così come ce l’ho anche con Matteo (Zanotti) che, oltre a essere un grande amico, è stato anche un mio giocatore. Credo che Matteo alla guida del Cademario abbiamo dato il meglio di sé nell’anno della promozione (2017/18), in cui fece qualcosa di incredibile, un po’ come il Leicester quando qualche anno fa vinse la Premier con Ranieri. Poi in quell’anno aveva un super Casanova (Chiristian), che la buttava dentro ovunque si trovasse. I due nuovi allenatori invece non li conosco personalmente, so che storia hanno alle spalle (Bariletti come giocatore e Pagnamenta come tecnico), ma di più non posso dire. Credo che l’anno prossimo il Cademario debba ricompattarsi, e capire in che dimensione voglia stare e da lì ripartire». 

CHALCIO – E invece voi? La Seconda lega di quest’anno è sembrata piuttosto equilibrata, il Collina d’Oro può (o vuole) subito dire la sua?

Omar Balmelli: «Credo di sì, credo che la squadra sia già pronta per fare un buon campionato. Durante le ultime due preparazioni ci siamo sempre misurati contro squadre di Seconda lega comportandoci piuttosto bene, anche perché, come ho già detto, noi in rosa abbiamo già tanti giocatori che arrivano proprio dalla Seconda lega o da categorie superiori. Inoltre, con il nuovo centro sportivo la società si sta riorganizzando per avere una squadra di livello, che in teoria dovrebbe mantenere l’ossatura del gruppo vincente di quest’anno».   

VERDETTI TERZA LEGA – GRUPPO 1

Vincitore Gruppo 1 e promosso in Seconda lega: Collina d’Oro.

Secondo classificato e promosso in Seconda lega: Agno.

Spareggio promozione tra seconde classificate Gruppo 1 vs Gruppo 2: Agno-Gordola 4-1.

Retrocesse in Quarta lega: Lusiadas e Carassesi.

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