Stefano Botta, a Bassano per sognare l’ascesa in B

scritto da Pier Luigi Giganti

Stefano Botta riparte dal Grappa, più precisamente dalla Virtus di Bassano. Dopo l’esperienza alla Reggina, il centrale nato a Como, ma dalla doppia nazionalità svizzera e italiana, ha preso in mano le redini del centrocampo dei giallorossi veneti.Dopo cinque giornate i vicentini sono quarti in classifica nel girone B della Serie C, a quattro punti dal battistrada Pordenone.

Domenica scorsa la squadra di Magi si è imposta per 2-1 a Bolzano sul Südtirol, mentre la settimana precedente aveva costretto al pareggio (2-2) proprio il Pordenone.

Al termine di quella partita Botta aveva affermato: “Abbiamo disputato un gran primo tempo dopo una brutta partenza. Siamo stati molto bravi a recuperare i due gol di svantaggio. In campo ci siamo detti che c’erano 80 minuti per rimontare il risultato. Ci siamo riusciti già nella prima frazione mentre nella ripresa, dopo aver speso tante fatiche per arrivare sul 2-2, abbiam pensato che sarebbe stato da stupidi perderla e quindi abbiamo un po’ abbassato il baricentro. Lo stesso ha fatto il Pordenone e per questo la ripresa non è stata giocata con gli stessi ritmi. L’unico rimpianto è che il primo tempo sia finito proprio durante il nostro momento migliore, mentre avevamo in mano il pallino del gioco. Inoltre, esattamente come a Ravenna, abbiam preso gol alla prima occasione che capita agli avversari. Forse dobbiamo fare girare meglio palla nei primi minuti evitando di esporci agli attacchi. Se riusciamo a giocare come sappiamo, col nostro fraseggio, mettiamo tutti in difficoltà. Però non possiamo più permetterci di partire con l’handicap”.

Il 30enne, che aveva iniziato la carriera al Lugano prima di proseguirla in Italia (Genoa, Cesena, Viicenza, Ternana, Entella, Lucchese e Reggina prima di approdare appunto a Bassano), ha svelato poi il segreto per puntare in alto nel torneo di Serie C: “Se vuoi disputare un campionato d’alto livello la regola è una: in casa devi vincere e in trasferta non devi perdere “.

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