L’ex nazionale tedesco ed indimeticato protagonista del calcio svizzero Oliver Neuville ha deciso di chiudere la carriera dopo la decisione dell’Arminia Bielefeld di risolvere il suo contratto. “È definitivamente finita. Ci riflettevo da qualche tempo ma non è andata come speravo: ero convinto di poter continuare a giocare.” Nato a Locarno il primo maggio 1973 da padre tedesco e madre italiana, l’attaccante ha collezionato 69 presenze in Nazionale, segnando dieci gol. Il 12 maggio di quest’anno, alla scadenza del suo contratto con il Borussia Moenchengladbach, dove giocava dal 2004, Oliver Neuville aveva deciso di appendere le scarpe al chiodo per seguire il settore giovanile del suo ultimo club. Il match disputato con il Borussia Mönchengladbach contro il Bayer Leverkusen (uno dei suoi ex club) sarebbe stato l’ultimo incontro di calcio giocato da professionista se l’Arminia e l’ex difensore di Milan e Sampodoria Christian Ziege non avessero offerto al nostro una nuova opportunità lo scorso 22 giugno. Dall’inizio del torneo cadetto della Bundesliga, Neuville è sceso in campo in nove occasioni segnando due reti.
Oliver è stato anche uno dei più grandi giocatori nella storia del calcio ticinese dove iniziò la propria attività nel Gambarogno (1979-1991) per poi passare al Locarno nell’estate del 1991 prima di essere ceduto al Servette con il quale vince un campionato svizzero restando granata fino al 1995. Tenerife (1996-1997), Hansa Rostock (1997-1999), Bayer Leverkusen (1999-2004) e, come scritto, Borussia e Arminia le altre squadre nelle quali ha militato dopo aver lasciato la Svizzera.
Dotato di doppio passaporto, Neuville sceglie di giocare per la Germania con cui esordisce il 2 settembre 1998 contro Malta. Disputa il campionato del mondo 2002, in cui si laurea vice-campione e quello del 2006, segnando in entrambe le competizioni. Nell’estate del 2008 ha fatto parte della rosa tedesca che ha giocato il Campionato Europeo in Svizzera ed Austria.
RCH
