RSL, Lugano-Sion, Fabio Celestini: «Il nostro campionato inizia domenica, voglio vedere il giusto equilibrio per tutti i 90’»

scritto da Claudio Paronitti

L’occasione è di quelle importanti. Per la prima volta in stagione mister Fabio Celestini presenta la prossima tappa della sua squadra nella maestosità del Casinò di Lugano. La conferenza stampa pre-partita ha avuto luogo presso il vecchio Kursaal per via del raggiungimento dell’accordo tra le due società

Il tecnico bianconero rivolge però tutta la sua concentrazione al duello casalingo di domenica pomeriggio con il Sion, in cui sarà fondamentale evitare di commettere gli stessi errori risultati fatali in quel di Berna.

L’undici di partenza – «Dopo la partita con lo Zurigo era giusto dare fiducia ai ragazzi che hanno iniziato la sfida del Letzigrund. Prossimamente è tuttavia impensabile, considerati i numerosi impegni, mettere in campo gli stessi elementi. Alla fine, sono i risultati che fanno in modo che l’allenatore faccia determinate scelte. Quando i ragazzi fanno bene, è giusto inserirli dall’inizio».

Il “nuovo” inizio – «Se dopo il primo tempo con il Thun il punteggio fosse stato 3-0 nessuno avrebbe avuto nulla da dire, contro lo Young Boys ci siamo creati molto meno. Il nostro campionato inizia domenica, spero di vedere l’equilibrio giusto nell’arco dei novanta minuti».

La preparazione – «I parametri delle partite cambiano a differenza degli avversari. Le palle ferme sono importanti, ma non è che se non abbiamo segnato ancora su queste situazioni lavoriamo ancor più frequentemente a riguardo. Dobbiamo essere concentrati e fare bene su tutta la lunghezza del campo».

I gol dei centrocampisti – «All’esordio a Zurigo hanno segnato solo loro. È chiaro che mi attendo un apporto di peso dai centravanti. Mi aspetto, ad esempio, qualcosa di più anche da Mattia Bottani. Per me non è importante chi segna».

Il Sion – «Sabato contro lo Zurigo hanno vinto 3-1 in dieci, d’accordo. Ma la partita l’aveva in mano la squadra biancoblù  se Benjamin Kololli avesse siglato il penalty il risultato sarebbe stato diverso. Poi, l’entrata di Pajtim Kasami è stato il momento decisivo. Anche il cambiamento di modulo, successo già contro il Servette, è una “bugia”, nel senso che può modificare qualcosa, ma anche no».

L’avvicinamento alla stagione europea – «Se facciamo bene in campionato, faremo lo stesso in Europa League. Non accadrà il contrario, perché il pane quotidiano del calcio svizzero per noi è una specie di viatico».

I ragazzi – «Al termine mancano ancora quaranta partite. Ci sarà posto per tutti. A oggi, Carlinhos Junior e Filip Holender hanno le caratteristiche per aiutarci. Se il brasiliano si allena come fa ora, per me significa che ha una voglia tremenda di mettersi in mostra. Se poi fra qualche tempo non sarà più con noi, dovrò fare di necessità virtù. La cessione di Junior migliorerebbe i conti della società. Io faccio l’allenatore, ma non posso oppormi a una decisione del club. Se vogliamo essere pagati alla fine del mese, devo guardare anche cosa accade in società».

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