A quattro giornate dal termine della stagione 2017-2018 l’unico verdetto definitivo è il titolo consegnato nelle mani dello Young Boys
I bernesi, come ampiamente previsto dato il loro andamento costante su tutto l’arco dell’annata, si sono imposti dopo 32 anni di astinenza, riuscendo a rompere l’egemonia del Basilea, capace di monopolizzare la Super League negli ultimi otto anni.
Ciò che intriga gli appassionati del pallone rossocrociato è la lotta che concerne le posizioni che garantiscono un posto europeo e quella che riguarda la formazione che scenderà di categoria. Al momento tutto è aperto, tutti possono vincere o perdere con tutti e nulla è scontato.
Già sicura di avere una squadra (il Neuchâtel Xamax) nella massima categoria a partire da luglio, la Svizzera romanda è confrontata con una crisi che interessa Sion e Losanna. I vallesani, penultimi con 33 punti, e i vodesi, ultimi a quota 31, sono tuttora i due undici a rischio retrocessione, tenendo anche conto del fatto che chi li precede (Thun, Lugano e Grasshopper) dispone di un discreto margine di manovra. Nelle prossime settimane ci saranno alcuni scontri diretti che determineranno in maniera decisa chi lascerà il Paradiso per giostrare per almeno una stagione nel Purgatorio della Challenge League.
Oramai definiti primo e secondo posto, restano da consegnare le posizioni che vanno dal terzo al quinto rango. E qui la lotta è sempre più serrata. Il Lucerna e il San Gallo, considerando la classifica, sono favorite per entrare a far parte dell’élite del calcio continentale. Lo Zurigo, che si situa subito dietro biancoblù e biancoverdi, potrebbe speculare sulla conquista della Coppa Nazionale, in cui affronterà lo Young Boys campione. Non dovessero farcela, ecco che gli scenari risulterebbero completamente diversi, con Grasshopper e Lugano pronti ad approfittare di un eventuale scivolone dei tigurini e accaparrarsi l’ultimo posto utile per disputare la prossima stagione europea.
