Nuova puntata della nostra quarantena, rubrica dal titolo pretestuoso il cui scopo è conoscere più da vicino i protagonisti del calcio regionale: i giocatori.
TORRICELLA TAVERNE – Nuova puntata della nostra quarantena per conoscere meglio il calcio regionale attraverso la voce diretta e le opinioni dei suoi protagonisti. Capitolo 171: Matteo Agostini, centrocampista del Taverne (Seconda Interregionale).
Coronavirus, cosa ne sarà dei campionati? Si giocherà solo il 50% delle partite? E se la Federazione dovesse optare per playoff e playout? «Nel primo caso, se si dovessero validare i campionati giocando solo il 50% delle partite, sarei sicuramente molto felice perché oggi siamo primi in classifica e per finire il girone di andata ci restano da giocare appena tre partite che, se affrontate con la stessa mentalità delle prime dieci, sono alla nostra portata. Invece, per quanto riguarda playoff e playout, credo che possa essere una soluzione ragionevole considerato dove la pandemia ci ha portato, anche se io sono dell’idea che la promozione se la meriti la squadra arrivata prima alla fine del campionato (o alla fine dell’andata in questo caso)».
Miglior giocatore del vostro girone? E della Seconda lega? «Il più forte giocatore di Seconda interregionale è il n.18 del Brunnen (Matej Schwendt), un attaccante davvero completo: tecnica, fisico, stile di gioco e freddezza sotto porta. Non ne ho visti altri così nella nostra categoria. Per quanto riguarda invece la Seconda lega non sono molto informato perché non la seguo tantissimo, ma ho alcuni ex compagni (nonché amici) che hanno sicuramente del potenziale come Alessandro Maestri (difensore del Castello) e Mattia Maruccia (esterno alto dell’Arbedo)».
Pronostico campionato, prime tre e ultime due? «Per i primi tre posti dico Taverne, Mendrisio e Brunnen. Negli ultimi due Novazzano e Sarnen».
Allenatore, chi meriterebbe di più? «Non conosco molti allenatori nelle nostre categorie perché la maggior parte delle squadre che affrontiamo sono svizzere tedesche e io sono qui da appena 2 anni e mezzo. Credo tuttavia che un allenatore che meriterebbe sicuramente di più è Alessandro Minelli (che attualmente non sta allenando nessuna squadra). Ha una concezione del calcio molto simile alla mia e con lui sono riuscito ad esprimermi al meglio. È un allenatore che predilige la tecnica al fisico, e che pensa per prima cosa a far giocare le proprie squadre piuttosto che a distruggere il gioco avversario».
“Tranqui raga” quest’anno il TAVERNE… «… non mollerà un centimetro».
To be continued…