QUARANTENA – Capitolo 127, Adriano Meneghelli Greco e Sulmoni decisivi da fermi, Maffi non deve chiedere mai

scritto da Roberto Colombo
Adriano Meneghelli, centrocampista del Boglia Cadro (Quarta lega)

Nuova puntata della nostra quarantena, rubrica dal titolo pretestuoso il cui scopo è conoscere più da vicino i protagonisti del calcio regionale: i giocatori.

CADRO – Nuova puntata della nostra quarantena per conoscere meglio il calcio regionale attraverso la voce diretta e le opinioni dei suoi protagonisti. Capitolo 127: Adriano Meneghelli, centrocampista del Boglia Cadro (Quarta lega, gruppo 1).  

Coronavirus, sei preoccupato? «La situazione non è delle migliori e sta mettendo tutti a dura prova. Le molte restrizioni ci limitano molto e svagarsi è sempre più difficile. Per farlo proviamo a inventarci l’impossibile. Lavorando nel sociale ho anche una certa responsabilità per ragazzi di cui mi occupo. Seguire le norme della Confederazione e del mio datore di lavoro è un vero e proprio dovere».

Miglior giocatore del vostro girone? «Credo ci siano diversi giocatori fuori categoria nel nostro girone. Vorrei citarne tre, che fanno parte di quella categoria di calciatori che non hanno bisogno di correre troppo per fare la differenza: Luca Greco del Rovio, Nicolas Sulmoni del Pura e Jonathan Maffi, mio compagno di squadra, che quando vuole decidere una partita lo fa e basta, senza chiedere il permesso».

Pronostico campionato, prime tre e ultime due? «È difficile nella nostra categoria fare pronostici. Molte volte a fare la differenza sono più le assenze che le presenze. Assenze importanti cambiano di molto il valore di una squadra, e si sa che in Quarta lega l’infortunio è sempre dietro l’angolo. Invece sono strasicuro nello stilare una classifica squadre da buvette: Boglia Cadro, Lema e Rovio sono da prime tre posizioni».

Allenatore, chi meriterebbe di più? «Personalmente ho avuto diversi ottimi allenatori come Angelucci, Baranzini o Bontognali. Tuttavia vorrei citare due persone che hanno preferito continuare a giocare a calcio, nei Seniori del Lugano, piuttosto che dedicarsi ancora totalmente alla panchina. Sono Ivo Wenger e Paolo Brenna. Hanno grande esperienza e sono maestri nel creare l’ambiente giusto. Spero tornino presto anche ad allenare perché hanno molto da dare in qualsiasi categoria del calcio regionale».

“Tranqui raga” quest’anno il Boglia Cadro… «chiuderà tutte le buvette! Come ha sempre fatto».

To be continued…

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