Progetto FC Lugano 2029, svelate le importanti novità: il proprietario Joe Mansueto investe oltre 16 milioni di franchi nel PSE

scritto da Redazione

Martin Blaser, vice-Presidente del Football Club Lugano, relatore principale della conferenza stampa riguardante il “Progetto Lugano 2029”

Nell’odierna mattinata, mentre la prima squadra svolgeva l’allenamento sul terreno del Campo B2, nelle adiacenti sale del CineStar sono state svelate le novità concernenti il Progetto Lugano 2029

Il relatore Martin Blaser, vice-Presidente del Football Club Lugano, ha fornito una serie di importanti dati. Quello più importante è la garanzia d’investimento del proprietario Joe Mansueto, pronto a sborsare a titolo personale 16’420’000 franchi – suddivisi in 12’720’000 per l’Arena Sportiva e 3’700’000 per la trasformazione digitale – nel PSE (Polo Sportivo e degli Eventi).

Rispetto al progetto iniziale, vi sono state ben 65 modifiche totali, riguardanti il lato sportivo e media (13), la parte calcistica (26) e il settore catering e hospitality (26). Il tutto per rendere il PSE più attrattivo a qualsiasi esperienza che si vorrà vivere all’interno del nuovo impianto, il cui terreno sarà «ibrido» e formato per l’80% da erba naturale e per il restante 20% da erba sintetica.

Ecco, di seguito, le principali dichiarazioni rilasciate da Martin Blaser e Michele Campana.

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Martin Blaser – «Questa mattina abbiamo potuto comunicare che la proprietà ha deciso di investire ulteriormente e in maniera molto importante sui due punti cardine, ossia l’Arena Sportiva e la trasformazione digitale. Dal lato sportivo, siamo una squadra che disputa il campionato svizzero con un bacino “limitato” vista la “piccolezza” del Canton Ticino. Non possiamo pensare di arrivare ai livelli di Young Boys o Basilea. Dobbiamo renderci conto di chi siamo, ma occorre mantenere viva l’ambizione. Se si fa bene il proprio lavoro, si può arrivare in alto. I risultati sul campo e il lato commerciale sono l’insieme per fare in modo che la situazione funzioni alla perfezione.

L’obiettivo futuro? Per me è vincere tutte le partite. Ma se guardo il punto di partenza dei nostri avversari, in particolare Young Boys, Basilea e San Gallo, ecco che loro hanno molte più possibilità di noi dal punto di vista commerciale. La voglia e la motivazione dev’essere vincere. Bisogna essere però ambiziosi e pronti ad approfittare del momento in cui vi è la possibilità. Non dobbiamo dimenticarci che l’anno scorso abbiamo vinto la Coppa Svizzera e ora siamo ancora in finale. Sappiamo cosa siamo in grado di fare. Il messaggio importante è sempre lo stesso, rimanere ambiziosi. Poi, non puoi essere sempre contento al 100%, perché si vedono costantemente dei margini di miglioramento».

Michele Campana – «Le sensazioni sono tante. La prima è la riconoscenza e il fatto di essere felici di questa opportunità. È veramente stimolante lavorare in una società che guarda al futuro e che lascerà qualcosa alle generazioni future per migliorare le infrastrutture del nostro territorio. C’è anche un senso di responsabilità. Abbiamo bisogno di affrontare questo investimento con estrema serietà. Tutto deve funzionare nel modo migliore per realizzare ciò che ora è un progetto sulla carta.

Oltre Gottardo, forse non c’è ancora la consapevolezza di quanto sta accadendo qui a Lugano. Finora, il cambiiamento che ho constatato concerne il risultato sportivo. Il Lugano sii è guadagnato il rispetto con quel che ha offerto sul campo negli ultimi tempi. Il prossimo passo è essere visti in un altro modo anche fuori dal terreno di gioco e oggi è una giornata importante sotto questo punto di vista».

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