Nazionale, von Ah: “Behrami ha mal interpretato le parole di Petković”

scritto da Claudio Paronitti

Marco von Ah (a sinistra) a colloquio con il ct Vladimir Petković – © sport.ch

Il giorno dopo le parole, per certi versi, al veleno rilasciate da Valon Behrami alla RSI e riguardanti la sue esclusione dalla nazionale, tocca al capo della comunicazione elvetica chinarsi sul fatto

In un’intervista rilasciata al programma della SRF 1 “Rendez-vous am Mittag”, Marco von Ah ha cercato di fare un po’ di chiarezza sul caso venutosi a creare: “Penso che in tutto ciò le emozioni abbiano preso il sopravvento – asserisce il capo della comunicazione dell’ASF -. Credo altresì che Behrami abbia mal interpretato le parole del nostro commissario tecnico, il quale non ha preso delle decisioni definitive. Di definitivo non c’è nulla, la porta della nazionale è sempre aperta a tutti”.

“Ieri, Petković ha contattato tanti giocatori – anche quelli con più esperienza – e ha comunicato loro che non è pianificata una loro presenza nell’imminente UEFA Nations League, per poter dare così spazio ai giovani calciatori. Ha detto loro che, se vogliono, possono aggregarsi alla squadra per allenarsi”.

“Quattro dei cinque giocatori chiamati hanno accettato la decisione. Ripeto, credo che Valon non abbia compreso a fondo il pensiero del mister. Non c’è stato un problema di comunicazione, in quanto entrambi discutevano tra di loro in italiano e si capivano alla perfezione”.

“Se il ct avesse voluto comunicare a Behrami la sua definitiva esclusione, sono certo che non lo avrebbe fatto tramite una semplice telefonata. La chiamata era stata pensata come ‘sondaggio'”.

“L’allenatore ha confermato che la decisione è stata presa autonomamente e solo ed esclusivamente per questioni sportive e non per altro. Non ha nulla a che vedere con questioni politiche. Non ne ha parlato né con il Presidente, né con il segretario generale. A seguito dell’eliminazione dai Mondiali, anche Petković deve farsi qualche pensiero su come programmare il futuro della squadra. È un processo normalissimo”.

Leggi anche questi...