MISTER X – Capitolo 64, Federico Riva “Mi piacerebbe allenare Marcionelli: grande amico, grande portiere”

scritto da Roberto Colombo
Federico Riva, secondo allenatore dell’Agno (Terza lega)

Il vice allenatore dell’Agno: «Io e Francisco vogliamo riportare l’Agno in alto. Giocare contro il Milan, marcare Shevchenko, rappresentare la propria nazione sono tutti ricordi indelebili. Da giocatore ero molto scaramantico, oggi invece da allenatore sto ancora studiando cosa porti bene e cosa viceversa potrebbe portarmi male (risata)».

AGNO – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 64: Federico Riva vice allenatore dell’Agno (Terza lega, gruppo 1).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ero un difensore centrale con un ottimo senso della posizione, duro ma corretto. Compensavo il fisico, non proprio da marcantonio, con una grande esplosività e nell’uno contro uno ero piuttosto forte. È veramente difficile scegliere il ricordo più bello della mia carriera calcistica. Custodisco gelosamente soprattutto il periodo trascorso nelle selezioni giovanili svizzere e l’amichevole contro il Milan quando ero al Lugano, ormai nel lontano Ferragosto del 2000. Nel mio piccolo, rappresentare la propria nazione per più di 30 partite internazionali e marcare un fuoriclasse come Shevchenko, sono stati momenti indelebili che ogni tanto mi permettono di fare un tuffo nel passato».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Da giocatore sono sempre stato molto scaramantico. Con l’avvicinarsi della partita ripetevo sempre gli stessi gesti come per esempio bevevo sempre la solita bibita oppure nello spogliatoio mi vestivo seguendo sempre lo stesso “schema”. Da allenatore invece, essendo un neofita, non ho ancora l’esperienza necessaria per sapere cosa porti bene e cosa invece porti male, diciamo che per i riti scaramantici sono in fase di studio. Tra qualche anno potrò essere più preciso (sorriso)».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Per fortuna, essendo arrivato ad Agno solo dallo scorso settembre (2020) grazie all’amicizia che mi lega con mister Francisco Aguirre, tutte le partite che abbiamo giocato sin qui sono state una prima volta, quindi ad oggi non ho nessuna squadra bestia nera, e spero in futuro di non averla. Non ci tengo proprio a passare delle notti insonni (risata)».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Sarebbe bello allenare il mio ex compagno di squadra Giorgio Marcionelli. Con Giorgio ho condiviso un periodo bellissimo a Rivera, dove nella stagione 2007/08 abbiamo conquistato il campionato di Seconda lega e la supercoppa Ticino. Reputo Giorgio un portiere di grande talento, fortissimo tra i pali e con una tecnica sopraffina. Per un difensore avere alle spalle Marcionelli è una grande fortuna: Giorgio e le sue qualità ti trasmettono tanta (tanta) sicurezza».

Forse non sarà AGNO a vita, ma… «…resterà sempre nella mia mente come la mia prima esperienza nel calcio regionale. Spero veramente insieme a Francisco (Aguirre) di riuscire a riportare Agno al vertice del calcio regionale, soprattutto per ripagare la fiducia incondizionata che ci sta dimostrando la società».

To be continued…

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