Lugano-Young Boys, la moviola: le immagini non chiariscono al 100%, ma Gerndt sembra sgambettarsi da solo

scritto da Claudio Paronitti

La sfida tra Lugano e Young Boys è stata combattuta, a tratti rude, ma mai sopra le righe. Fino agli ultimi secondi di un finale da dimenticare al più presto

In una partita, è lapalissiano nel calcio moderno, sono gli episodi a decidere l’esito conclusivo. Un paio di questi hanno avuto una certa rilevanza. Andiamo per ordine.

Nel primo tempo, e più precisamente al 40′, Jonathan Sabbatini interviene maldestramente su un avversario giallonero. Alain Bieri decreta, giustamente, il penalty poi fallito da Jean-Pierre Nsame.

Nella ripresa, il fischietto basilese lascia correre su un intervento irregolare di Fabio Daprelà sulla saetta Roger Assalé. L’ivoriano viene nettamente steso, ma Bieri non se la sente di concedere un secondo tiro dal dischetto.

Veniamo, infine, all’episodio-chiave. Il Lugano può approfittare di un calcio d’angolo a proprio favore. Lo Young Boys recupera velocemente la sfera e parte con un contropiede fulmineo. Il cross verso il centro proveniente dalla sinistra viene “sbucciato” da Alexander Gerndt, che permette a Thorsten Schick di calciare. Noam Baumann si interpone alla grande, respingendo però su un liberissimo Jean-Pierre Nsame, il quale sigla il gol della vittoria.

Il centravanti svedese lamenta un’interferenza dell’esterno austriaco. Le immagini televisive, con i relativi replay, sembrano dare ragione a Bieri, che non ha rilevato nulla di irregolare. Da quel che si può comprendere, Schick e Gerndt non vengono a contatto e lo scandinavo sembra sgambettarsi da solo. È forse questo il motivo principale per cui non è riuscito a rinviare il pallone come avrebbe voluto.

Dopo ciò, si è verificata una specie di “caccia all’arbitro” da parte dei calciatori bianconeri, che hanno accerchiato Bieri e lo hanno affrontato a muso duro. A farne le spese Mijat Marić, espulso senza attenuanti a causa di un gesto isterico che non dovrebbe capitare a un calciatore esperto come lui.

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