Lugano, Sulmoni e quella maledizione della fascia

scritto da Claudio Paronitti

Per la seconda volta in stagione Fulvio Sulmoni ha indossato la fascia di capitano e per la seconda volta in stagione il Lugano ha subito… una sconfitta

Se non è una maledizione, poco ci manca: la prima volta era capitata nel 3-0 di febbraio di San Gallo e la seconda ieri sera sulle rive della Limmat. Il fato ha voluto che fosse una delle squadre più in crisi dell’intera Raiffeisen Super League, il Grasshopper, a portare a due su due le battute d’arresto con il centrale ticinese capitano.

L’assenza causa squalifica di Jonathan Sabbatini si è fatta sentire a centrocampo, ma la sua non presenza non può essere presa come alibi per i troppi errori individuali commessi. A partire, e non è la prima volta nel corso del corrente campionato, dal portiere, un problema che torna d’attualità una partita sì e l’altra pure. Sembrava che con l’uscita di scena del capro espiatorio David Da Costa tutto fosse tornato alla normalità. E invece no. Un aspetto, dei tanti, su cui riflettere a fondo in vista del rush conclusivo.

Mister Guillermo Abascal ha sicuramente visto una reazione da parte dei suoi ragazzi, i quali sono riusciti a recuperare persino un doppio svantaggio. Nell’era-Tami ciò non era mai capitato. Non fosse stato per l’orrore di Joël Kiassumbua i bianconeri sarebbero usciti dal soleggiato Letzigrund con un prezioso pari in ottica salvezza. Un punto di vista è che la dea bendata ha voltato le spalle al Lugano. Però, occorre rimarcare la propensione all’errore, individuale e collettivo. Ora la croce viene gettata addosso all’estremo difensore congolese, come giusto che sia. Non bisogna però dimenticare che alla base di tutto c’è un lavoro di squadra. Si vince e si perde come tale.

Terminata la settimana inglese, con 3 partite in 7 giorni, i luganesi torneranno a preparare domani l’importantissima sfida casalinga contro il San Gallo, in programma domenica prossima. Proprio come le Cavallette, i biancoverdi stanno vivendo un momento particolare, con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite. Per non far risorgere anche gli uomini di Giorgio Contini occorreranno dei correttivi. Uno sembra palese: la sostituzione del portiere. Anche il tecnico iberico la pensa così?

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