Lugano, quale sarà il futuro prossimo degli «esuberi» (che si stanno allenando a parte) in casa bianconera?

scritto da Claudio Paronitti

Il Lugano sta vivendo un momento particolare. Dalla moria di reti al problema degli esuberi, sono numerosi i pensieri che «frullano» sotto le volte di Cornaredo

La rosa bianconera, ancora troppo ampia, dovrà obbligatoriamente venir ridotta. I calciatori ai quali si sta cercando una sistemazione in vista dell’autunno sono i soliti: Jetmir Krasniqi, Valon Fazliu e Carlo Manicone. A loro si è aggiunto ieri mattina Domen Črnigoj. L’esterno offensivo sloveno ha un contratto con la società sottocenerina valido fino al termine della corrente stagione e radiomercato racconta di alcuni abboccamenti da parte di club tedeschi.

A oggi, il 23enne si sta tenendo in forma in riva al Ceresio e, nonostante gli sia già stato affidato in via ufficiale il numero di maglia, sta attendendo nel contempo un’offerta concreta e allettante. Considerate le sue ultime convocazioni con la selezione nazionale balcanica, il momento per una dolorosa cessione sembra arrivato. A fare da rovescio della medaglia, v’è la possibilità di «perderlo» a zero, come accaduto in passato, ad esempio, con il 28enne fantasista Davide Mariani.

Gli altri elementi destinati a lasciare l’impianto cittadino potrebbero trovare spazio in qualche formazione della categoria inferiore oppure all’estero. La formula delle loro partenze dovrebbe essere quella di un prestito (secco o con diritto di riscatto). La finestra di mercato estiva chiuderà fra una ventina di giorni. Il tempo per effettuare le varie operazioni esiste, eccome, ma il ticchettio dell’orologio del calciomercato avanza inesorabilmente con il passare dei minuti. E la chiusura, seppur lontana, si avvicina a grandi passi. I cosiddetti «esuberi» chiedono garanzie sul loro futuro. Riuscirà il club ad accontentarli tutti?

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