Lugano-Basilea, la preview: bianconeri pronti al riscatto

scritto da Claudio Paronitti

Domani sera alle 19:00 si ricomincia. Il Lugano è atteso da un incontro difficile contro il Basilea, che giungerà a Cornaredo memore del pareggio impostogli dai bianconeri nel corso del girone d’andata

L’undicesima giornata del massimo campionato elvetico rappresenterà per la truppa di mister Pierluigi Tami un importante banco di prova in vista dei numerosi impegni che i ragazzi affronteranno nelle prossime tre settimane (5 sfide di Super League, 2 di Europa League e 1 di Coppa Svizzera). Nel proprio impianto si disputeranno però solamente due partite, quella appunto di domani e quella di domenica 29 ottobre contro il Lucerna. Altrimenti, i sottocenerini saranno costretti a viaggiare (tanto): da Lucerna (EL) a Thun, passando per Sion Schötz e Plzen. Queste le tappe che attendono i calciatori, i quali hanno una voglia estrema di dimostrare che il mese di settembre passerà agli annali come il mese in cui è avvenuto il classico “incidente di percorso” stagionale.

La sfida contro il Basilea, otto volte Campione nazionale e in ripresa dopo un avvio balbettante, arriva a seguito della sosta dedicata alle nazionali. Il che può rappresentare un bene, ma anche un male. Un bene, perché i rossoblù hanno “regalato” tanti giocatori alle selezioni (ben 13), mentre i bianconeri solamente uno (Joël Kiassumbua). Un male (o un “non bene”) in quanto nelle due settimane di sosta ci si è potuti solamente allenare senza disputare partite vere, quelle cioè con in palio la cosa più importante: i tre punti. I renani hanno sì giocato (e perso in rimonta) un’amichevole, contro lo Sciaffusa. In questo caso, però, erano imbottiti di riserve, che hanno sostituito pure gli infortunati Eder Balanta, Renato Steffen e Ricky van Wolfswinkel. Quindi, un test per valutare eventuali possibili nuovi innesti in rosa.

La dirigenza basilese non è rimasta con le mani in mano e, per far fronte all’infortunio subito dal bomber olandese, ha corso ai ripari ingaggiando per cinque anni Albian Ajeti, nazionale Under 21 elvetico. Lui e un altro astro nascente del calcio rossocrociato, Dimitri Oberlin, avranno l’arduo compito di far dimenticare (almeno per il periodo in cui non scenderà in campo) l’attuale capo-cannoniere della Super League. Raphael Wicky potrà anche contare su un certo Cedric Itten, prestato al Lucerna prima e richiamato in fretta e furia alla base poi. Il coach renano farà affidamento su una rosa completa in tutti i reparti che, malgrado le assenze e il distacco dalla vetta in campionato, è di tutto rispetto.

Su sponda luganese, c’è attesa sulla reazione che avrà la squadra, che non ha disputato alcun incontro amichevole negli scorsi quattordici giorni, ma che ha avuto modo e tempo a sufficienza per liberare la mente e riflettere sugli errori commessi nel nerissimo mese settembrino. La fame di rivalsa è ai massimi livelli, gli allenamenti si sono svolti con un’elevata intensità. E su questo aspetto bisogna dare credito a uno staff tecnico preparatissimo. Per ciò che concerne la formazione titolare che darà avvio al nuovo tour de force si dovrà attendere un’ora prima del match per venire a conoscenza delle scelte di mister Tami, il quale pare propenso però a mantenere il modulo che tanto bene aveva fatto nel girone di ritorno dello scorso campionato: il 3-1-4-2. La possibile sorpresa potrebbe riguardare l’esclusione di un pilastro come Vladimir Golemic (che verrebbe sostituito da Steve Rouiller). Le sedute non hanno chiarito però granché sugli uomini che sfideranno inizialmente il Basilea. Una cosa è certa: il Lugano ha fame, molta fame. E vuole lasciarsi alle spalle il periodo buio in cui è incappato.

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