HCS: tra ammoniti e qualche rischio la spunta il Basilea

scritto da Flavio Ferraria

Nessuna sorpresa. Il Basilea centra contro lo Zurigo l’ennesima vittoria. Basilea cannibale. Re in campionato, qualificata in semifinale della Coppa Svizzera. Fischer decide di giocarsi la carta Delgado al posto di Fransson; lo Zurigo va  in campo con la sua formazione migliore.  La partita,  si mette per il verso giusto per la capolista del campionato cadetto. In gol dopo tre minuti: autore Buff. Il gol  fa sognare la metà calcistica della città di Zurigo.

Il Basilea sembra subire il colpo. Un pugno sullo stomaco: fa male. Ci vogliono una decina di minuti per capire, per comprendere cosa sta passando. Lo Zurigo percepisce che ci sarebbe bisogno del colpo del KO. Invece il Basilea si scuote. E il gol del pari, firmato dal solito Janko, è arrivato nel momento  in cui lo Zurigo ci stava credendo. Non è finita. Vanins prima devia sulla traversa un colpo di testa a colpo sicuro di Janko e poi si fa sorprendere da un tiro di Lang:  senza pretesa. Il pallone gli passa tra il suo ginocchio e il palo della porta. Adesso per lo Zurigo è dura. Il primo tempo non è bello, ma non sempre si può assecondare l’estetica: stavolta conta portare a casa la qualificazione.

Dopo 56 minuti tutto cambia in modo improvviso o almeno potrebbe… Xahka commette un fallo a gamba tesa, l’arbitro non ci pensa  due volte: doppio giallo uguale espulsione. Adesso lo Zurigo ricomincia a crederci essendo in superiorità numerica. Forte aspetta per i cambi, studia troppo il tecnico dei tigurini.  Fischer lo anticipa: fuori uno spento  Delgado e dentro Fransson.  L’ingresso in campo dello svedese trasforma il gioco d’attacco dei rotbalu per fantasia  e capacità di sfruttare lo spazio tra le linee. Tant’è che dopo 15’ arriva il terzo gol firmato Steffen. Il gol della domenica, che domenica non è, ma consacra però la vittoria. Il Basilea brilla. Lo Zurigo , sinceramente, di più non poteva fare.

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