Gabriele Bernasconi: “il momento più difficile verrà ora”

scritto da Davide Perego
 
di Davide Perego
Con cinque punti di vantaggio sulla seconda e ben quattordici sulla terza in classifica, il Taverne si è congedato dalla prima fase del torneo di 2L Interregionale a suon di record. Merito indiscutibile di un gruppo omogeneo consolidatosi cammin facendo dopo la promozione della scorsa primavera al termine di un finale di stagione emozionante. Con Gabriele Bernasconi – il portiere meno battuto tra quelli dei sei gironi della categoria – facciamo il punto della situazione quando manca ancora un lasso di tempo lunghissimo alla ripresa delle partite ufficiali. Cresciuto calcisticamente a Lugano, il nostro (Foto AC Taverne) ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del club bianconero e tre anni di prima squadra. “Ho avuto la ‘fortuna’ che il fallimento del Lugano abbia aperto le porte ai giovani che si affacciavano alla prima squadra”. In seguito Gabriele è stato acquistato dal Bellinzona, dove sono rimane per tre anni. “Avendo già un posto di lavoro fisso, non ho avuto il coraggio di continuare come professionista a Bellinzona dopo aver raggiunto la promozione in Super League. Ho poi girato un po’ in prestito per finire a Biasca: due anni, terminati con la retrocessione. Eravamo rimasti in pochi ticinesi e abbiamo capito che l’intenzione non era quella di provare a risalire subito: per questo abbiamo deciso di cambiare”.
INTERVISTA

 

Taverne al comando della classifica dopo la prima fase. Vi ha stupito di più il primo posto oppure la “relativa” facilità con la quale avete disposto sin qui della concorrenza ?
” Alcune partite sono andate lisce, ma altre abbiamo dovuto sudarle, trovando anche il gol del vantaggio nei minuti finali con bomber improvvisati. Abbiamo avuto anche fortuna, quindi credo sia più sorprendente essere primi in classifica come neo promossa”.
Soltanto sei reti subite fanno di te il portiere meno battuto del torneo. Emerge però che cinque di queste reti sono state segnate dagli avversari tutte quante negli ultimi venti minuti di gioco e nessuna di queste ha inciso sul risultato. Quale interpretazione possiamo dare a questo dato ?

 

” Alcune reti sono state prese a risultato già acquisito, un calo di concentrazione ci sta. Detto questo credo che la nostra forza sia proprio la compattezza difensiva: abbiamo la fortuna di avere quattro difensori che valgono una o due categorie superiori. In alcune partite – grazie a loro –  ho fatto da spettatore”.
36 punti su 39 disponibili. Cinque punti di vantaggio sulla seconda ed addirittura 14 sulla terza. In nessuno degli altri 5 gironi ci sono proporzioni simili tra la prima e le inseguitrici. Nemmeno lo Stade Lausanne che ad un certo punto, prima della partita persa con il Servette, sembrava inarrestabile. Vi aspettavate un campionato del genere ?

 

” Assolutamente no. E parlando adesso, fa ancora più rabbia aver perso una partita che era alla nostra portata. Probabilmente ci siamo sentiti già appagati dopo i primi risultati positivi e ci siamo adagiati”. 
Otto shut out confermano la bontà del reparto difensivo. In una sola occasione non siete riusciti a segnare: conferma che anche davanti – nonostante siate il quarto attacco più prolifico – l’equilibrio vi contraddistingue. Vi manca ancora qualcosa oppure pensi che siate veramente completi ?

 

” I due mister sono stati bravi a spostare Lamanna più vicino alla porta rispetto a come ha giocato negli ultimi anni: lui e Lanza ci hanno trascinato soprattutto nelle prime partite. Poi abbiamo trovato anche le reti di Vidovic quando é rientrato. Nella sosta abbiamo perso Berisha, penso che qualcosa in mezzo al campo ci manchi”.

Il momento più difficile, se c’è stato, di questa prima fase.

” Come logico é stato dopo la sconfitta con il Sarnen (2-0 ndr). Siamo stati bravi a reagire subito. Il momento più difficile verrà adesso, le prime partite dovranno essere tutte finali per noi e arrivare allo scontro diretto con al minimo lo stesso scarto in classifica”.

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