FC Lugano, Mattia Croci-Torti nel post-Young Boys: «La difesa non è stata ottimale, ma la squadra ha mostrato tanto carattere»

scritto da Claudio Paronitti
Mattia Croci-Torti

Mattia Croci-Torti

Davanti a 2’824 spettatori, il Lugano ha affrontato lo Young Boys, concludendo l’impegno con una preziosa divisione della posta in palio

Qualche istante dopo il triplice fischio finale del direttore di gara turgoviese Nico Gianforte, mister Mattia Croci-Torti incontra i rappresentanti dei media nella sala stampa dello Stadio di Cornaredo nella consueta conferenza post-partita. Ecco, di seguito, le sensazioni fornite «a caldo» dal 41enne tecnico momò dei bianconeri:

«Penso che i primi dieci minuti sono stati abbastanza catastrofici, non abbiamo trovato il ritmo e l’errore di Uran Bislimi è stato uno choc. Poi, dopo il gol abbiamo trovato le misure, non badando a difenderci e offrendo una dimostrazione di carattere, giocando con tanto cuore e qualità. Sicuramente, la fase difensiva non è stata ottimale e le marcature soprattutto sul secondo gol bernese non è stata da squadra di Super League.

Per il resto, abbiamo visto una squadra con carattere. Questo risultato è positivo, allunga la nostra striscia di risultati. Sappiamo che con loro recuperare tre volte non è evidente. Peccato non aver portato a casa la posta piena, ma ci abbiamo provato sino alla fine. Ognuno è stato “sul pezzo” e va dato merito ai ragazzi che vogliono bene a questa maglia e anche a me.

La decisione di annullare il primo pareggio a tre a Žan Celar mi ha fatto male. Ho visto dov’era l’arbitro e lui ha lasciato correre. In seguito, gli è mancata la fiducia per dirigere la contesa. Lui ha valutato la situazione in un certo modo e poi è stata rivista in una maniera diversa. Queste chiamate dal VAR destabilizzano l’arbitraggio.

Per l’ennesima volta, se ne esce ad ogni modo rinfrancati. Non ci siamo difesi un momento, giocando sempre all’attacco. E questo al cospetto di un avversario che ha una marcia in più. Sotto tanti punti di vista è stato un Lugano che ha giocato con entusiasmo. Peccato per chi non c’era, perché questi ragazzi dopo le imprese di San Gallo e Basilea meritano di più».

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