FC Lugano, Mansueto chiama, Novoselskiy risponde picche: la vendita al miliardario statunitense è ancora in alto mare

scritto da Claudio Paronitti

Tanto tuonò che, nonostante la giornata piena d’acqua appena vissuta, non piovve. Si può riassumere con questo sempre attuale adagio l’incontro per la cessione dell’intero pacchetto azionario del Football Club Lugano

Al meeting, come riferito dal Corriere del Ticino, hanno partecipato Bernhard Heusler (in persona), Georg Heitz (collegato con ogni probabilità via Internet) e Leonid Novoselskiy, il socio di minoranza che detiene il 40% delle azioni della società bianconera.

In sostanza, nulla è cambiato rispetto a quello che già si conosceva: Joe Mansueto, il miliardario statunitense proprietario dei Chicago Fire (Major League Soccer), ha presentato un’offerta concreta per rilevare il 100% del club. Angelo Renzetti ha accettato questa proposta, ma per sua sfortuna deve fare i conti con lo (scomodo) socio, che non ha alcuna intenzione di lasciare il suo ruolo di numero uno del settore giovanile. Alle colonne del CdT, proprio Leonid Novoselskiy ha incredibilmente affermato che «l’offerta non è accettabile».

Ci saranno delle ragioni che si è fatto l’imprenditore russo che noi, sinceramente, fatichiamo a comprendere, ma un miliardario (la rivista Forbes ha stimato in 5,8 miliardi di dollari il suo ptrimonio!) che decide di metterci la faccia e, attraverso gli intermediari Bernhard Heusler e Georg Heitz (due persone affidabili e che il panorama elvetico stima), avvia un’importante trattativa per rilevare una società sportiva non può essere considerato come un personaggio privo di interessi.

«Così come mi è arrivata, la loro proposta non era accettabile per me. Non ho ricevuto nessuna risposta alle mie domande e alle mie richieste, soprattutto per quanto riguarda il movimento giovanile, quello che più mi sta a cuore. Noi crediamo che quella dei giovani sia l’unica vera strategia sostenibile a lungo termine per il Lugano. Senza questa idea, non può esserci un futuro positivo per il club», ha proseguito Leonid Novoselskiy, forse dimenticandosi che le regole per tenere «a galla» una franchigia di Major League Soccer si basano proprio sullo sviluppo del settore giovanile, che negli States viene chiamata Academy. Senza di essa, nessuna squadra può partecipare al massimo campionato di calcio americano. Nessuno, insomma, può sfuggire a questo chiaro criterio.

Allora, perché rifiutare l’offerta? È una questione di soldi? È il fatto che Joe Mansueto, Bernhard Heusler e Georg Heitz hanno trovato l’accordo con Angelo Renzetti? O magari è stato il recente stralcio dalla società di Thyago De Souza e Gianmarco Valbusa (uomini ancora legati a Leonid Novoselskiy) in qualità di amministratori? Il tempo sta scorrendo inesorabile e senza un’unità d’intenti il Lugano potrebbe anche scomparire (di nuovo). E questo malgrado la possibilità concreta di una prossima fioritura con la seria cordata statunitense, la quale – basta vedere tutto ciò che di positivo ha fatto Joe Mansueto nella sua vita – darebbe nuova linfa all’intera piazza luganese. Ciò che avevano promesso solamente a parole (senza sborsare un centesimo) i due personaggi legati ancora a Leonid Novoselskiy. Che quest’ultimo continui a non accettare altre offerte per consentire la loro futura entrata in società? Non bisogna essere dei maghi per farsi qualche pensiero a riguardo…

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