FC Lugano, l’analisi post-Basilea: lucidità, freddezza, gestione della pressione e un po’ di fortuna fanno dimenticare il «blackout»

scritto da Claudio Paronitti
FC Basel 1893 vs FC Lugano, mercoledì 28 febbraio 2024

Il sostegno della Muttenzkurve non basta al Basilea per avere la meglio sul Lugano

L’incredibile fascino dell’Helvetia Coppa Svizzera ha vissuto il suo apice nella serata di mercoledì 28 febbraio 2024, quando sotto le volte del St. Jakob-Park il Lugano si è conquistato con il brivido l’accesso alle semifinali

Partiamo dall’inizio. In campo senza timori reverenziali, i ragazzi guidati da Mattia Croci-Torti limitano le offensive locali per tutto il primo tempo, all’interno del quale Žan Celar colpisce a doppia mandata. Dapprima con un preciso diagonale sull’illuminante assistenza di un Milton Valenzuela in netta crescita dopo l’infortunio e poi trasformando una gentilissima concessione di Luca Cibelli, che accorda un calcio di rigore per un presunto intervento falloso di Adrian Leon Barišić. Successivamente, la retroguardia ticinese non soffre per nulla le confusionarie offensive renane. L’esempio lampante è la lucentezza dei guantoni con cui Amir Saipi rientra negli spogliatoi.

Una volta tornati all’interno del rettangolo verde, tocca agli uomini di Fabio Celestini affrontare con molta più grinta un duello messosi sui binari voluti dagli ospiti. Anche se spesso la qualità latita, grazie alla spinta di una Muttenzkurve che ci crede sino alla fine, Marwin Hitz e compagni non mollano di un centimetro e si meritano i tempi supplementari con la doppietta dell’uomo in più degli ultimi tempi, Thierno Barry. Il «blackout» che poteva costare carissimo non risulta tale, perché all’appendice dei calci di rigore la maggior «lucidità», il miglior modo di gestire la pressione e una certa fortuna (vedi penalty mancato da Fabian Frei dopo scivolata a causa di un terreno di gioco inadeguato) nella lotteria dei tiri dal dischetto regalano una nuova semifinale al Lugano, che ora può sognare ancora di tornare a Berna a inizio giugno. Ma prima di allora, sarà obbligatorio vincere un’altra partita.

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