FC Lugano, l’analisi post-Basilea: la serata magica del popolo bianconero, vent’anni dopo l’ultima volta tra le mura amiche

scritto da Claudio Paronitti

Correva il 12 novembre del 2000 e la storia racconta di un Lugano capace di imporsi sul Basilea con il minimo degli scarti (1-0). Da quel giorno in poi, sul terreno casalingo di Cornaredo, solo pareggi o sconfitte nelle sfide con i renani. Fino alla magica serata di mercoledì 1° giugno 2020

I ragazzi guidati da mister Maurizio Jacobacci hanno dimostrato di saperci fare con chiunque. Sì, perché, a tre giorni dalla battuta d’arresto di Zurigo, non era assolutamente evidente scendere in campo contro la corazzata rossoblù imponendo il proprio gioco per praticamente tutta la durata dell’incontro. L’attitudine, il coraggio, la voglia e l’aggressività sono solo alcuni degli aspetti che i bianconeri hanno messo in campo per riuscire a sovrastare la potenza degli avversari. Il fondamentale successo ottenuto davanti a un migliaio di festanti spettatori ha confermato che, nonostante il periodo infuocato contraddistinto da gare ogni tre giorni, il gruppo luganese è più presente che mai e intento a proseguire sulla strada intrapresa da quando sulla panchina si è insediato un maestro come il tecnico bernese.

Traslando un’espressione pronunciata dal Presidente Angelo Renzetti, il 57enne ha imparato la lezione riguardante i cambi da effettuare. Se al Letzigrund si è atteso forse troppo per introdurre forze fresche, ieri contro i protetti di Marcel Koller le due sostituzioni proposte al rientro dagli spogliatoi hanno sortito l’effetto benefico sperato da tutto il popolo bianconero. L’esperto svedese Alexander Gerndt, autore del gol d’apertura alla centesima apparizione sulle rive del Ceresio, si è confermato l’uomo in più del gruppo. Il giovane ticinese Stefano Guidotti ha dato quella vivacità necessaria a un centrocampo che ha ottimamente contenuto la fisicità dei vari Taulant Xhaka e Fabian Frei, non due elementi qualunque. Stavolta, anche il centravanti ungherese Filip Holender non ha deluso. Dopo essersi letteralmente divorato il pareggio a Zurigo, il 25enne non ha fallito una seconda volta, mandando in visibilio il Luganese intero a vent’anni dall’ultima volta.

L’impianto casalingo sta diventando un fortino inespugnabile: le partite a punti in quel di Cornaredo sono aumentate a sette. E giovedì prossimo arriverà la capolista San Gallo. Ma prima, bisogna pensare a come affrontare un altro gigante del nostro campionato: lo Young Boys. Con l’attitudine, il coraggio, la voglia e l’aggressività giusta nulla è compromesso. Soprattutto a una squadra compatta in tutto e per tutto come quella bianconera.

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