FC Lugano, la «Top 3» della semifinale di Ginevra: Ignacio Aliseda ispirato, capitan Jonathan Sabbatini si prende la scena

scritto da Claudio Paronitti

Ignacio Aliseda

Opposto al Servette sotto le volte dello Stade de Genève, il Lugano ha chiuso la fatica in terra romanda conquistando la finale di Helvetia Coppa Svizzera per la seconda volta di fila

Come capitato in ogni occasione ufficiale concernente i bianconeri, anche questa volta non potevamo mancare con l’appuntamento del podio dei migliori elementi dei recenti 120 (e oltre) minuti. Ecco, di seguito, la nostra «Top 3».

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Jonathan Sabbatini – 6 – si prende la responsabilità di calciare il quinto e ultimo rigore come solamente un vero capitano fa. La conclusione è spettacolare: incrocio e finale assicurata. Per una sera, si prende con pieno merito tutta la scena. Lui, il #14 e il capitano di mille battaglie. E a Berna, ci andrà ancora.

Ignacio Aliseda – 5,5 – nel giro di nove minuti ribalta la situazione, portandola dallo zero a uno al due a uno con due inserimenti da attaccante di «razza». È costantemente pericoloso e in avvio di ripresa ha pure la chance per il tris personale, ma viene murato. Il migliore dei esce all’85’ per far spazio a Mattia Bottani.

Sebastian Osigwe – 5 – assolutamente incolpevole sui primi due gol granata, ha poco lavoro da svolgere, se non di carattere amministrativo, sino al 103′, quando effettua un doppio «big save» su Enzo Crivelli e Patrick Pflücke che evita a suoi la terza capitolazione.

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