FC Lugano, il post-Winterthur con Mattia Croci-Torti: «Partita sotto controllo, grande prova di pazienza e di maturità»

scritto da Claudio Paronitti

La sfida degli ottavi di finale di Helvetia Coppa Svizzera tra Lugano e Winterthur, disputatasi sul terreno principale dello Stadio di Cornaredo, ha regalato ai bianconeri il pass per il terz’ultimo atto del torneo a eliminazione diretta

Qualche istante dopo il triplice fischio finale dell’arbitro Stefan Horisberger, mister Mattia Croci-Torti entra in sala stampa per analizzare come d’abitudine la prestazione fornita dai suoi protetti. Ecco, di seguito, le sensazioni «a caldo» rilasciate dal 40enne tecnico momò.

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«Sì, sono stato ripagato da Mattia Bottani. Sapete quanto è grande la fiducia che ho in lui, è un elemento in cui credo sempre e sono felice che sia stato decisivo in fase offensiva. Nell’ultimo mese si è allenato in maniera ottimale ed è un peccato solamente per il periodo complicato che ha vissuto tra settembre e ottobre che gli ha fatto perdere il Mondiale.

Siamo sempre stati sul pezzo, mantenendo il controllo della partita sino alla fine. Eravamo favoriti e la situazione era un po’ surreale. È stata una sfida tutta sotto controllo e dal punto di vista della pazienza e della maturità la squadra mi ha dato delle grandi risposte. Fra qualche alto e qualche basso, abbiamo cercato di giocare come di consueto. Il gruppo ha mostrato di essere adattabile a tutte le situazioni che possono capitare nel corso di una partita.

Boris Babić fa fatica a dare il massimo scendendo in campo ogni tre giorni. Sia lui che Žan Celar hanno fatto un grande lavoro difensivo, nonostante non siano al cento per cento. Allan Arigoni? È la seconda partita che fornisce un assist e lo fa perché è in fiducia. Devo essere sincero, l’Arigoni dell’ultimo mese è quello che volevamo e che ora sta acquisendo la fiducia del gruppo. Non era facile per lui arrivare e cercare di sostituire un monumento come Numa Lavanchy.

Milton Valenzuela è un giocatore speciale che si sacrifica a giostrare nel modo in cui gli chiedo. Lo stesso vale per Mattia Bottani, che ha assolto un compito diverso da quello di domenica contro lo Zurigo.

Ho visto un Winterthur un po’ meno coraggioso del solito. Il motivo di questo è la nostra prestazione, che non ha mai permesso loro di tornare in gioco anche dopo il gol del vantaggio».

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