Anto Grgić
Il terzo duello del «tour de force» del Lugano ha portato i bianconeri a confrontarsi sul terreno sintetico del Wankdorf di Berna con i campioni naionali in carica dello Young Boys
Qualche istante dopo il triplice fischio del direttore di gara friborghese Luca Cibelli, i vari protagonisti su sponda ticinese si intrattengono con i presenti nella capitale per analizzare «a caldo» i novanta minuti appena trascorsi. Ecco, di seguito, le loro principali sensazioni.
Anto Grgić (centrocampista, ai microfoni di Blue Sport) – «Specialmente nei primi trenta minuti, è chiaro che non abbiamo disputato una buona partita, subendo tre gol praticamente uguali da cross dalla fascia. Le energie doopo la fatica continentale? Non è una scusa. Sapevamo già in partenza che questa stagione avremmo giocato in Europa, che è un bonus per noi. Ora, dobbiamo ricaricare le batterie e cercare di vincere assolutamente la prossima partita con il Losanna. La squadra ha più qualità di quella mostrata qui a Berna, dobbiamo essere migliori nei contrasti e non lasciare così tanti spazi di manvora agli avversari. In allenamento cercheremo pertanto di mettere a posto quel che non ha funzionato».
Shkëlqim Vladi (attaccante, ai microfoni di Blue Sport) – «Nei contrasti non siamo stati così presenti come lo Young Boys, che è stato più aggressivo di noi e con la sua velocità di crociera ha approfittato delle nostre mancanze, trovando la rete a tre riprese nella prima frazione. Dal canto nostro, ritengo che abbiamo approcciato bene la gara, poi i bernesi sono riusciti a prendere il sopravvento, soprattutto dopo il primo gol. Ripeto, dobbiamo essere più presenti nei contrasti e ritrovare l’organizzazione difensiva, dove è mancata la comunicazione tra i vari elementi. Adesso, analizziamo il tutto per migliorare la prestazione a partire da mercoledì con il Losanna».
