FC Lugano, il post-Friburgo II con Mattia Croci-Torti: «Proposto ciò che è stato preparato in settimana. Sì, sono soddisfatto»

scritto da Claudio Paronitti

Il Lugano ha superato anche il secondo ostacolo di dicembre, superando con pieno merito e con un divario che avrebbe potuto essere più ampio la seconda squadra del Friburgo, quinta forza di 3. Liga a pari merito con il Wehen (3°) e l’Ingolstadt (4°)

Qualche istante dopo la conclusione del test-match, assolto davanti a pochi intimi, mister Mattia Croci-Torti ci viene incontro per analizzare quanto osservato all’interno del rettangolo verde principale dello Stadio di Cornaredo. Ecco, di seguito, le sensazioni forniteci «a caldo» (non dal punto di vista climatico, però…) dal «Crus»:

«Sono molto soddisfatto, perché non è mai semplice affrontare un incontro amichevole con poco pubblico e contro una squadra che non conosciamo. Si sono viste tutte le cose che abbiamo preparato in settimana e questo mi rende contento. Più che del risultato, sono felice dell’atteggiamento che ho visto dai ragazzi dal primo all’ultimo minuto. Non si sono mai “lasciati andare”, rimanendo sempre focalizzati.

Progressi collettivi? Ho visto tanta gente che ha giocato meno nel corso del girone d’andata e che si sta allenando con l’obiettivo di mettermi in difficoltà. Per un allenatore questa è una bella sfida.

Mohamed Belhadj? Lo abbiamo visto bene. Ma come lui anche giocatori come Roman Macek e Mohamed El Amine Amoura, che ha trovatoo poco spazio [di recente]. Con l’assenza di alcuni titolari quali ad esempio Renato Steffen e Hicham Mahou, tutti stanno approfittando di questo momento per mettersi tutti in mostra.

Gli assenti (Jonathan Sabbatini e Milton Valenzuela, ndr)? Sapevamo che mercoledì abbiamo in programma una nuova amichevole con la Fiorentina e il nostro secondo avversario era il Friburgo II. Semplicemente, abbiamo optato e preferito per risparmiarli, dando minuti di gioco a giovani meritevoli quali sono Johann Angstmann, Noah De Queiroz e Niccolò Spinelli. Sono altresì molto contento del ritorno di Adrian Durrer, che non scendeva in campo da tre mesi a causa di un infortunio al menisco, e di Mickaël Facchinetti, che sta “mettendo” minuti nelle gambe. È sicuramente un aspetto positivo.

Per la seconda volta di fila non sono state subìte reti. Questo è un buon segnale, soprattutto perché loro, oltre a essere terzi in 3. Liga, si erano imposti contro il Wil per 3-0 solamente sette giorni or sono. Non è mai facile giocare contro formazioni del genere, che portano sempre in campo un ottimo atteggiamento. Riuscire a mantenere la porta inviolata con un altro portiere giovane per l’ultima mezz’ora fa sicuramente piacere».

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