FC Gambarogno-Contone, mister Nicolò: «Dispiaciuto, ma grato per la possibilità avuta in una piazza molto ambita»

scritto da Claudio Paronitti

Ieri sera, giovedì 12 maggio 2022, attraverso il suo account Facebook ufficiale, il Gambarogno-Contone ha annunciato l’addio di mister Kazik Nicolò, che ha rassegnato le sue dimissioni con effetto immediato

A seguito di questo inaspettato e sorprendente comunicato, abbiamo avuto il consueto piacere di contattare l’oramai ex-tecnico rossonero per un’intervista del «giorno dopo», alla quale ci ha risposto con l’abituale disponibilità e una signorilità d’altri tempi.

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Mister, ieri sera, a sorpresa, la società ha annunciato le tue dimissioni con effetto immediato da capo allenatore del Gambarogno-Contone, motivando la scelta con la mancata conferma per la prossima stagione. Quali sono state le motivazioni che ti hanno fatto propendere per una decisione così importante?

«Specifico che l’aver interrotto da subito il rapporto non è dovuto assolutamente alla scelta di non confermarmi, ma alle rispettive motivazioni che mi sono state fornite del perché di questa decisione. Motivi che non hanno nulla a che vedere con un aspetto tecnico-sportivo, ma che riguardano la forma di come lo staff conduceva la squadra, mancava empatia e c’era troppo “distacco” e fin troppa serietà. Motivi questi che hanno portato la società a fare questa scelta per evitare problematiche di contingente giocatori della prossima stagione. Davanti a questi aspetti, penso che la logica conseguenza fosse quella di interrompere subito il mio lavoro».

Il campionato che sta disputando la squadra è a dir poco fantastico. In pochi, o forse nessuno, si attendevano un Gambarogno-Contone così in alto in classifica. Un po’ ti dispiace lasciare il gruppo a soli cinque turni dalla conclusione della stagione?

«Certo che mi dispiace… Anche perché vedo una certa contraddizione fra i motivi elencati e i comunque buoni risultati sportivi.  Dunque peccato, ma le cose si accettano ed è importante mettersi in discussione e provare a fare autocritica».

La società rossonera ti ha dato la possibilità di guidare una formazione di Seconda Lega Interregionale, facendoti fare un passo ulteriore nella tua carriera di allenatore. Pensi che questa esperienza possa essere un trampolino di lancio verso categorie superiori?

«Ho chiaramente esposto tutta la mia gratitudine alla società che mi ha permesso di allenare una piazza molto ambita in una categoria “importante” per quanto riguarda la nostra realtà. A me piace allenare e la categoria è importante, ma non è certo tutto. Vediamo cosa porterà il futuro, anche se per il momento va benissimo un po’ di distacco».

Guardando ai mesi trascorsi a Magadino, qual è il momento che più ti ha soddisfatto? E, se ve n’è uno, quale quello che è risultato «meno esaltante»?

«Sportivamente parlando, il percorso per la qualificazione alla Coppa Svizzera è stato sicuramente qualcosa di indimenticabile che si è concluso con la miglior prestazione di tutta la stagione poco più di una settimana fa a Taverne».

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