Coppa Svizzera, l’anteprima della «finale bianconera» con Sandi Lovrić, Olivier Custodio, Numa Lavanchy e Žan Celar

scritto da Claudio Paronitti

A partire dalle ore 14:00 di domani pomeriggio, domenica 15 maggio 2022, il Lugano affronterà il San Gallo nell’atto conclusivo della corrente edizione di Helvetia Coppa Svizzera

Dopo il turno infrasettimanale contro il Servette a Ginevra, i bianconeri si sono trasferiti a Nyon, dove si sono allenati per un paio di giorni sul terreno del Centre Sportif de Colovray.

Ai microfoni della RSI, diversi protagonisti del gruppo guidato da mister Mattia Croci-Torti si sono soffermati sull’evento dell’anno a poche ore di distanza dal calcio d’avvio. Ecco le loro sensazioni a riguardo.

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Sandi Lovrić (centrocampista): «Spero di conquistare la mia seconda Coppa (dopo quella con lo Sturm Graz). So che in certi tipi di partite serve coraggio, carattere e personalità, oltre a tecnica e tattica. Ci stiamo preparando bene e a Berna arriviamo pronti. Il San Gallo è una squadra molto forte. Gioca con il medesimo sistema, lo conoscono a memoria, ma io ho fiducia nella mia squadra e penso che sarà una gara molto difficile. Ora, mi sto godendo i miei ultimi giorni qui a Lugano. Sono contento di essere cresciuto e voglio continuare a farlo. Voglio finire nel migliore dei modi la mia avventura. Sono molto grato al club e a tutti i mister, specialmente a Mattia Croci-Torti che mi dà tanta fiducia. In campo, il mio compito è dare il 100%. L’accordo con l’Udinese? Per un giocatore è sempre importante cosa riserverà il futuro. Ho avuto fortuna per liberarmi la testa e concentrarmi totalmente sul Lugano. Il bianco e nero è nel mio destino, dato che i friulani saranno la terza società con questi colori (dopo Sturm Graz e Lugano, ndr)».

Olivier Custodio (centrocampista): «Ogni giocatore vuole vincere i titoli e avere l’opportunità di conquistare la Coppa Svizzera è eccezionale e faremo di tutto per farcela. Dovremo fare una grande partita sia difensivamente che offensivamente, non lasciando spazi ai nostri avversari. Dovremo dare tutto per non avere poi rimpianti. È più facile avere una squadra che gioca insieme da diverso tempo. La nostra forza è il gruppo e i nuovi arrivati si sono inseriti ottimamente. I diversi ruoli affidatemi? Dove mi mette il mister, io cerco di dare una mano alla squadra. È chiaro che in alcune zone del campo non sono bravo come i più esperti, ma io provo a rendere al massimo per i miei compagni. A Lugano mi sono sempre sentito a casa. Tutti mi hanno dato tutto e io cerco di ripagarli, finendo in bellezza».

Numa Lavanchy (difensore): «Stiamo preparando bene la partita e saremo sicuramente pronti al duello. Sicuramente non sarà una partita come capita in campionato. Spero che anche grazie ai nostri giocatori d’esperienza potremo avere un piccolo vantaggio. Sarà una bella sfida e dovremo metterci il cuore e tutto ciò che abbiamo per tifosi, società e noi stessi. Affrontarsi sul sintetico sarà un po’ particolare. Dovremo essere pronti sin dall’inizio. Il modulo? Noi possiamo giocare in diversi modi. Noi conosciamo bene i vari sistemi di gioco. Per il momento, non ho niente da dire sul mio futuro. La partita di domenica sarà incredibile. Poi, vedremo cosa accadrà. A Lugano mi sono trovato davvero bene. Sono arrivato dopo mesi difficili al Grasshopper, non dal punto di vista sportivo ma mentale. È una pagina della mia carriera che si chiude, ma non è ancora finita. Voglio chiudere in bellezza e faremo questo sforzo per riuscirci».

Žan Celar (attaccante): «Sento la responsabilità, ma il mio lavoro è scendere in campo per aiutare la squadra. Quando ho giocato alla Roma Primavera ho segnato tanto grazie alla squadra, come accade qui a Lugano, dove i miei compagni mi danno una grande mano. Il ruolo datomi dal mister mi piace. Il mio compito è proteggere palla e le opzioni di avere giocatori vicino a me non può che rendermi felice. Noi stiamo bene, siamo pronti per duellare con il San Gallo. Quella di domenica sarà un’altra partita e la affronteremo come sempre per vincerla. Se giochiamo da squadra, possiamo fare qualcosa di importante. Contro il Lucerna, in semifinale, abbiamo vinto da squadra e questo dovremo farlo anche domenica. Il mio futuro? Non ci penso troppo. Ci sono ancora tre partite da giocare e io penso solo alla prossima».

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