FC Ascona, il post-Eschenbach con mister Berriche: «O ci diamo una svegliata o rischiamo grosso! A buon intenditor…»

scritto da Claudio Paronitti

Maurizio Berriche, allenatore dell’Ascona, è molto amareggiato per il terzo kappaò consecutivo subìto dai suoi ragazzi

Avviata la seconda parte di stagione con due successi e altrettante battute d’arresto, l’Ascona ha ripreso il cammino dopo la Pasqua con la trasferta di Eschenbach

Alla conclusione della sfida in territorio lucernese, ci siamo rivolti come ogni dopo-partita al condottiero della formazione biancoblù, mister Maurizio Berriche, il quale ci ha inoltrato la sua consueta analisi dei novanta minuti assolti dai suoi ragazzi. Eccola di seguito.

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«Come si fa a non essere delusi dopo una partita così surreale! Il primo tempo abbiamo calciato in porta dopo aver stoppato il pallone in area 11/12 volte e loro alla prima ripartenza si portano in vantaggio. Nella seconda parte siamo riusciti a raddrizzare il risultato e, dopo l’ennesimo scialacquare di occasioni, abbiamo subìto il definitivo gol del 2:1, sempre su azione di ripartenza. Siamo delusi e un po’ demoralizzati, ma questo ci deve far riflettere e far capire che per salvarsi bisogna lavorare tanto e anche di più. Forse pensavamo di essere salvi, ma non è cosi. E prima lo capiamo e meglio sarà per tutti.

Questo è il nostro terzo ko filato!!! Quando sarà il momento mi leverò qualche sassolino dalle scarpe, ma in questo istante il focus è tutto su una salvezza da conquistare.

È inutile giocare bene se poi non segni. Questi punti che abbiamo perso pesano come un macigno sulla classifica e sul morale. Sono stufo di dire ai giocatori che va tutto bene per levare loro la paura o ansia da prestazione, che poi a pensarci bene nessuno gli mette alcun tipo di pressione. O ci diamo una svegliata o rischiamo grosso: a buon intenditor poche parole. Il nostro compito è salvarci e lo faremo magari a fatica, ma lo faremo.

Ho come l’impressione che qui qualcuno è fuori posto. Probabilmente sono io, ma quando vedo che squadra e società si siedono e vivono di ricordi c’è qualcosa che non va. Sarà meglio rialzarsi il prima possibile e lavorare a testa bassa. Non ci sono altre soluzioni, il tempo delle scuse è finito per tutti.

Mi sono dilungato più del solito, ma a volte è meglio dire le cose con chiarezza e pubblicamente, non solo in spogliatoio».

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