Euro 2020, questa volta i rigori sono indigesti alla Spagna: in finale ci va l’Italia, che vendica in un qualche modo la Svizzera

scritto da Claudio Paronitti

La prima semifinale di UEFA Euro 2020 ha sorriso all’Italia, impostasi 4-2 sulla Spagna dopo l’appendice dei calci di rigore. Alla magistrale ripartenza azzurra, rifinita da Federico Chiesa, all’ora di gioco, ha risposto un altrettanto splendido uno-due che ha mandato in rete Álvaro Morata all’80’. I ragazzi guidati da Roberto Mancini si qualificano così all’ultimo atto della manifestazione, dove affronteranno la vincente del match tra Inghilterra e Danimarca

All’interno del rettangolo verde londinese di Wembley, impianto in cui si è deciso si portare a termine l’itinerante rassegna continentale, la partita inizia nel segno del consueto possesso palla asfissiante della Roja, che tuttavia non porta gli Azzurri a scoprirsi più di quel tanto. La prima occasione del match si registra al 25′, quando Dani Olmo testa i riflessi di Gianluigi Donnarumma, che respinge il tentativo da distanza ravvicinata con classe. Sul calare della frazione, Lorenzo Insigne vede la sovrapposizione di Emerson Palmieri, il quale si ritrova a calciare da posizione defilata e trova… l’incrocio dei pali!

La ripresa prende avvio con un’occasione iberica, firmata da Sergio Busquets. Al 52′, il capitano della Furia Roja non trova lo specchio della porta, spedendo la palla alta di poco. È l’anteprima di quanto accade all’ora di gioco. Una rapida ripartenza azzurra sull’asse Gianluigi Donnarumma-Lorenzo Insigne manda in profondità l’esterno del Napoli, che dal canto suo effettua un fendente per Ciro Immobile, il quale viene anticipato dalla difesa, con il pallone che termina però sui piedi di Federico Chiesa. Il giocatore della Juventus controlla, si coordina al limite dell’area e fa partire un destro a giro che lascia di sasso Unaii Simón. In questa seconda parte le emozioni sono più costanti sia su un lato che sull’altro e il duello è più piacevole che mai. Sul taccuino si annotano in particolare un paio di occasionissime per Mikel Oyarzabal al 65′, Dani Olmo al 67′ e Domenico Berardi al 68′. All’ottantesimo, poi, un rapido uno-due tra Dani Olmo e Álvaro Morata – i quali lasciano di stucco una retroguardia italiana in superiorità numerica ma ferma su sé stessa – manda in rete il centravanti che aveva già punito la Croazia agli ottavi di finale. L’unico rischio corso dalle due squadre nel finale è il mani di Giorgio Chiellini nella sua area di rigore al 90′, giudicato giustamente involontario dall’arbitro tedesco Felix Brych. Con ciò, lo spettro dei tempi supplementari diventa realtà. In questa fase a eliminazione è la seconda volta su tre per l’Italia e la terza volta su tre (!) per la Spagna.

Come è spesso successo negli extra-time di questi Campionati Europei, le due contendenti si assicurano dapprima di erigere un muro difensivo invalicabile e poi, semmai, a colpire con veloci contropiedi. Senza particolari emozioni si giunge all’appendice dei tiri dal dischetto, la cui sequenza completa è la seguente: Manuel Locatelli (parato), Dani Olmo (sbagliato), Andrea Belotti (1-0), Gerard Moreno (1-1), Leonardo Bonucci (2-1), Thiago Alcántara (2-2), Federico Bernardeschi (3-2), Álvaro Morata (parato), Jorginho (4-2). A essere premiata è la maggior freddezza dell’Italia, che si guadagna il pass per la finale, alla quale attende la selezione vincitrice dell’altra semifinale, in programma domani sera alle ore 21:00 sempre a Wembley, tra Inghilterra e Danimarca.

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