Coppa Svizzera, il Lugano controlla la sfida e s’impone agevolmente sul Breitenrain facendo la differenza nella ripresa

scritto da Claudio Paronitti

Un primo tempo di «studio» e un ritorno dagli spogliatoi con il giusto atteggiamento consente al Lugano di superare semplicemente un Breitenrain troppo remissivo per poter mettere in difficoltà una squadra bianconera in totale controllo della sfida. La doppietta di Aliseda e i gol di Babić e Amoura regalano gli ottavi di finale agli uomini di Croci-Torti

Dopo un paio di giri d’orologio ecco registrarsi la prima chance su sponda ospite. Un cross di Valenzuela trova Babić alla girata di testa bloccata ottimamente da Hornung. L’eventuale punto, ad ogni modo, non sarebbe stato convalidato in quanto l’assistente di linea alza la bandierina per segnalare un fuorigioco di partenza del terzino argentino, quest’oggi spostato sulla destra per sopperire all’assenza dell’infortunato Arigoni. Lo stesso capita a Mahou al dodicesimo, sempre su assist del laterale sudamericano. Il francese di origini marocchine fallisce l’appuntamento con la rete, mancando lo specchio della porta. Come accaduto in precedenza, il gol sarebbe stato annullato per offside. In questa prima parte il monopolio del pallone è bianconero, ma i reali pericoli per la finora solida retroguardia bernese sono assenti. Sul lato opposto, nemmeno Osigwe deve intervenire in maniera decisiva, limitandosi all’ordinaria amministrazione.

Al ventiseiesimo minuto, un contropiede partito un po’ per caso manda Mahou alla prima conclusione in porta, bloccata in due tempi da Hornung. La trama è costante e non si schioda di un millimetro, con gli ospiti – a dire il vero, pur essendo in totale controllo, troppo lenti e leziosi nella manovra – a cercare gli spazi ideali per abbattere il muro eretto dalla formazione di due categorie inferiori. Quando sul cronometro si osserva il trentaseiesimo, Mahou serve all’indietro Babić, il quale ha la chance di aprire lo score, ma calcia su Lüthi, che rimane sulla linea di porta e riesce con una certa disinvoltura a evitare il peggio per i suoi. A centoventi secondi dal duplice fischio, Daprelà rischia di compiere la frittata, deviando un cross dalla destra. La palla, che prende una traiettoria verso lo specchio, è deviato in calcio d’angolo da un fortunatamente attento Osigwe. La pausa è dietro l’angolo e, obiettivamente, può essere benevola per i sottocenerini, i quali devono obbligatoriamente trovare la chiave di volta per scardinare la difesa avversaria, raramente messa in ambasce nei primi quarantacinque giri di lancetta.

La ripresa inizia nel migliore dei modi per i ticinesi. Un corner corto battuto da Steffen e passato dai piedi di Valenzuela trova il perfetto anticipo di testa di Babić, che non lascia scampo a Hornung e porta avanti i suoi, facendo svanire tutt’un colpo i fantasmi che nel primo tempo si erano fatti più che vivi tra le fila dei ragazzi di Croci-Torti. La reazione locale è praticamente inesistente. I bianconeri, liberatisi mentalmente, proseguono nel loro dominio, avvicinandosi con costanza alla tre quarti offensiva. Un errore di concentrazione di Ziegler regala letteralmente un calcio d’angolo, non sfruttato, ai biancorossi poco dopo due modifiche concernenti Amoura e Aliseda, che subentrano a Mahou e all’autore del gol. Sul capovolgimento di fronte, il folletto algerino parte come una scheggia sulla destra e, una volta arrivato sul fondo, appoggia all’indietro per l’altro neo-entrato argentino, che si libera bene ma sbaglia il colpo del definitivo kappaò mandando incredibilmente la sfera sul montante.

A una ventina di minuti dalla conclusione della sfida, i padroni di casa si mostrano dalle parti di Osigwe con un pressing leggermente più alto che porta a due corner consecutivi e a un mancino alle stelle di Lüthi. Dopodiché, Steffen recupera caparbiamente un pallone a centrocampo, parte rapidamente e appoggia per Amoura, il quale serve in profondità Aliseda, che questa volta vede bene la porta, raddoppia e indirizza gli ospiti agli ottavi di finale. Il tris potrebbe arrivare dopo una velocissima ripartenza di Haile-Selassie al settantaseiesimo, che prosegue sui piedi di Aliseda e di Amoura, il cui diagonale destro è respinto a due metri dalla linea bianca da Hischier. In seguito, le chance fioccano a grappoli, soprattutto per Haile-Selassie, che non riesce a iscrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori per via della presenza di Hornung. L’urlo finale arriva all’ottantaseiesimo. Un fendente diagonale di Ziegler giunge direttamente sui piedi di Amoura, che controlla e con un favoloso destro all’incrocio dei pali cala il tris che non manda i titoli di coda al match, perché all’89’ Aliseda fa doppietta personale e poker di squadra.

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Helvetia Coppa Svizzera 2022-2023, secondo turno principale – Sportplatz Spitalacker, Berna – 2’475 spettatori

FC Breitenrain vs FC Lugano 0-4 (0-0)

Reti – 47′ Boris Babić 0-1, 70′ Ignacio Aliseda 0-2, 86′ Mohamed El Amine Amoura 0-3, 89′ Ignacio Aliseda 0-4.

Ammonito – 88′ Andri Rüegsegger.

Espulsi – nessuno.

FC Breitenrain (4-2-3-1) – Felix Hornung – Loris Lüthi, Markus Wenger, Moritz Hischier, Marco Hurter – Fabiano Pereira (72′ Andri Rüegsegger), Eric Briner – Miroslav Konopek, Tim Frey (82′ Severin Freiburghaus), Enes Çifçi (59′ Floran Ajeti) – Loïc Chatton (59′ Neto Gomes Da Silva). Allenatore: Martin Lengen.

FC Lugano (4-3-3) – Sebastian Osigwe – Milton Valenzuela, Lukas Mai, Fabio Daprelà (81′ Albian Hajdari), Reto Ziegler – Jonathan Sabbatini, Uran Bislimi (73′ Roman Macek), Ousmane Doumbia – Renato Steffen (73′ Maren Haile-Selassie), Hicham Mahou (62′ Mohamed El Amine Amoura), Boris Babić (62′ Ignacio Aliseda). Allenatore: Mattia Croci-Torti.

Arbitro – Anojen Kanagasingam.

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