Conference League, un rigore generoso elimina il Basilea, il Lucerna suda molto freddo ma ottiene il biglietto per il terzo turno

scritto da Claudio Paronitti

Il Lucerna ha superato il Djurgården e ora è atteso dalla doppia sfida con gli scozzesi dell’Hibernian

Dopo la favolosa cavalcata della scorsa edizione, il cammino attuale del Basilea nei preliminari di UEFA Europa Conference League termina già al secondo turno, in particolare a causa di un rigore che grida ancora vendetta

Nella serata continentale, alla Swissporarena di Lucerna i padroni di casa biancoblù, forti del minimo vantaggio accumulato in Svezia, sudano le proverbiali sette camicie al cospetto del Djurgården e ottengono con molta fatica il pass per il prossimo round, dove ad attenderli ci sono gli scozzesi dell’Hibernian, i quali ribaltano senza alcun problema gli andorrani dell’Inter Escalades.

FC TOBOL KOSTANAY vs FC BASEL 1893 1:2 (1:2) – [aggregate > 4:3]

[26′ Anton Kade 0:1, 32′ Jean-Kévin Augustin 0:2 (rigore), 43′ Serge Déblé 1:2 (rigore]

Sul terreno del Tsentralniy di Kostanay, in Kazakistan, i renani avviano il duello in maniera molto propositiva, anche se almeno inizialmente le occasioni latitano. Dopodiché, a cavallo della mezz’ora ecco il tanto atteso uno-due siglato da Anton Kade con una conclusione dalla distanza e da Jean-Kévin Augustin dal dischetto dopo atterramento di Liam Millar da parte di Bagdat Kairov. La prima parte si è chiusa con un altro calcio di rigore, stavolta a favore dei padroni di casa, a causa di un tocco con il braccio di Finn van Breemen dopo respinta di Mirko Salvi giudicato volontario dal direttore di gara serbo Miloš Milanović. Anche in questo caso, chi si è presentato dagli undici metri – Serge Déblé – non trema e così il Tobol ha ripreso il vantaggio complessivo, mantenuto sino al triplice fischio anche grazie a una ripresa migliore. Il motivo dell’eliminazione, tuttavia, non è lo straziante viaggio intrapreso dai rossoblù, bensì la scialba prestazione fornita una settimana or sono al St. Jakob-Park, costata un quasi irrimediabile 1:3.

FC LUZERN vs DJURGÅRDENS IF 1:1 (1:1) – [aggregate > 3:2]

[27′ Marco Burch 1:0, 45′ +5′ Joel Asoro 1:1]

Ad eccezione di un mancino di Martin Frýdek bloccato sulla linea di porta, le prime battute della sfida non sono particolarmente favorevoli ai confederati. Ma, come accaduto all’andata, gli uomini di Mario Frick crescono con il passare dei minuti e poco prima della mezz’ora capitalizzano un’azione da calcio d’angolo con uno splendido assist di Ardon Jashari per il piatto volante in diagonale di Marco Burch, che fa esplodere l’impianto svizzero-centrale. Nel finale di primo periodo, il fischietto kosovaro Genc Nuza è benigno nei confronti di Rasmus Schüller, autore di un intervento assai pericoloso su Teddy Okou meritevole di qualcosa di più di un semplice cartellino giallo. Lo stesso provvedimento, per un intervento simile ma frontale, è inflitto giustamente al centrale locale Ismajl Beka. Quando tutto pare volgere verso un comodo vantaggio alla pausa, ecco una peccaminosa disattenzione del gruppo biancoblù, che consente a Joel Asoro di incrociare il suo destro, battere Pascal Loretz e riaprire di fatto la contesa. Essa si trasforma nella ripresa in una serie importanti di opportunità per gli svedesi, i quali si procurano almeno cinque ghiotte chance per prolungare la sfida ai tempi supplementari. Fortunatamente per gli elvetici – che con Max Meyer mancano il colpo del definitivo kappaò poco prima del novantesimo – un po’ di imprecisione e parecchia imperizia avversaria non portano ulteriori segnature.

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