Conference League, il Basilea cade con lo Slovan Bratislava, pagando la passività e la prestazione scadente dei primi 45′

scritto da Claudio Paronitti

A tre giorni dalla sfida di Cornaredo con il Lugano, il Basilea è tornato sulla scena europea con la proposizione di novanta minuti casalinghi contro gli slovacchi dello Slovan Bratislava. Il duello, valido per la 3a giornata del Gruppo H di UEFA Europa Conference League, si chiude con il successo degli ospiti, che sfruttano un primo tempo di estrema passività degli avversari per portare a casa un prezioso 2-0

Dopo un quarto d’ora di nulla assoluto, con le due formazioni intente a studiarsi a lungo e a non concedere spazi agli avversari, è il rossoblù Marwin Hitz il primo portiere a essere testato da una conclusione mancina rasoterra dal limite di Jaromír Zmrhal. Ci si aspetta la reazione renana, che giunge al… trentatreesimo con un’azione personale di Darian Males, che costringe alla presa plastica (un tuffo più per i fotografi che altro) Adrián Chovan. L’estrema passività degli uomini di Alex Frei viene punita al trentacinquesimo, quando un liberissimo Lukáš Pauschek – totalmente dimenticato sul secondo palo sul cross di Giorgi Chakvetadze – ha tutto il tempo per indirizzare il colpo di testa in fondo al sacco. L’occasione del pareggio è sprecata da Jena-Kévin Augustin, che al quarantatreesimo tira miseramente tra le braccia dell’estremo difensore ospite. Gol sbagliato, gol subìto. La legge non scritta del calcio si rivela devastante per gli elvetici, che all’interno del primo dei due minuti di recupero incassano il raddoppio al termine di un contropiede che doveva essere bloccato in partenza. Partito da centrocampo, l’autore del primo assist si libera di Wouter Burger e Arnau Comas, che scivolano non reggendosi nemmeno in piedi (!), e serve in orizzontale Aleksandar Čavrić, il quale controlla, rientra sul mancino dribblando troppo semplicemente Noah Katterbach e con una conclusione a giro batte imparabilmente Hitz. Alla pausa, l’FCB è sotto meritatamente di due reti.

L’estrema delusione per una prima frazione nettamente al di sotto delle aspettative porta lo staff tecnico renano a effettuare un quadruplo cambio al rientro dagli spogliatoi. Nuovi giocatori e nuovo modulo, con la speranza di tornare presto in gara. L’incosueta, ma necessaria, mossa scuote e dà più brio all’ambiente intero, tanto che nel corso del primo giro d’orologio i locali si guadagnano due calci d’angolo e una lieve protesta per un presunto intervento scorretto con la mano. La pressione dei beniamini del pubblico è costante, così come il supporto della Muttenzkurve. Ad ogni modo, le opportunità per rientrare in gioco latitano. Sul lato opposto, Čavrić ha invece la chance di chiudere definitivamente la contesa al sessantaquattresimo, ma spedisce alle stelle un destro a giro da ottima posizione. Il colpo di testa di Bradley Fink all’ottantesimo non può essere annotato come occasione. Lo stesso non si può dire per l’incornata (deviata) di Kasim Adams al novantatreesimo, che costringe Chovan all’intervento (l’unico della partita) decisivo. Il Basilea fallisce così l’appuntamento con il terzo successo europeo e si fa agganciare a quota 6 punti dal Pyunik Yerevan, vincitore in precedenza con i lituani dello Žalgiris Vilnius.

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