Chiasso che carattere, strappato il 2-2 a Ginevra

scritto da Luigi Badone

Il Chiasso nonostante tutti i dubbi della vigilia riesce, grazie ad una prestazione tenace e convincente, a tornare a casa dallo “Stade de Geneve” (Foto concessa da Il Mio Chiasso) con una grande iniezione di fiducia, e la convinzione di potersela giocare con tutti, ancora più importante del punto che toglie lo zero in classifica.

I ragazzi di Abascal in apertura erano riusciti addirittura a passare in vantaggio al 4’ con un bella girata al volo di Ceesay ben servito da Padula, ma il sogno del bottino pieno è svanito sotto i colpi dell’ex zurighese Alphonse, autore di una doppietta, che è prima lesto al 25esimo a sfruttare una marcatura troppo molle di Urbano calciando a giro sul secondo palo e poi a realizzare un rigore quantomeno discutibile per fallo di Monighetti su Lang. Tutti al riposo su 2-1.

Nella ripresa i rossoblu hanno stretto i denti e sono stati premiati all’84’ quando, su azione da corner, il neo entrato Franzese ha capitalizzato al meglio un errore di controllo da parte del centrale difensivo dei granata Cadamuro superando l’incolpevole Frick per il 2-2 finale che fa esplodere di gioia la panchina.

Incontro che è stato caratterizzato dal nervosismo e dell’agonismo a cui riprova vanno i 7 cartellini gialli (2 per il Servette e 5 per il Chiasso) estratti da pignolo Sig. Scharli.

Sul piano tattico la curiosità di vedere lo schieramento, e i movimenti, dell’ undici dell’ ex Siviglia Abascal era molta ed il tecnico ha risposto proponendo un 4-3-3 che in fase difensiva chiedeva il rientro a centrocampo di Ceesay e Padula entrambi molto propositivi. Come si dice, se il buongiorno di vede dal mattino con questa squadra si può davvero sperare.

Squadra di confine che è ora attesa dall’esordio casalingo nell’anticipo di venerdì 28 luglio con il Neuchatel Xamax.

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