Challenge League, la luce granata rimane spenta anche a Thun, dove il Bellinzona sbanda ancora pericolosamente

scritto da Claudio Paronitti

FC Thun vs AC Bellinzona, venerdì 31 marzo 2023

«Presenti solo per coerenza, non per giocatori e dirigenza». È con questo striscione che la curva granata accoglie i suoi beniamini, i quali si sono spostati verso l’Oberland bernese nell’odierno pomeriggio dopo essere venuti a conoscenza in via ufficiale dell’ennesimo avvicendamento stagionale in panchina, con Fernando Cocimano subentrato ad interim a Stefano Maccoppi

Sotto una pioggia battente e un clima prevalentemente autunnale, il primo episodio da annotare è una conclusione «strozzata» e abbondantemente a lato di Gabriel Kyeremateng dopo cinque minuti. Le difficoltà dei sopracnerini di offrire una manovra fluida sono evidenti e i padroni di casa provano ad approfittarne sin dalle battute iniziali. Il colpo di testa di Marco Bürki al decimo su corner di Leonardo Bertone è il momento successivo da rilevare. Esso non porta tuttavia brividi lungo le schiene dei ticinesi. Mentre i locali vanno alla ricerca della chiave di volta per aprire le marcature, sul fronte opposto Dragan Mihajlović prova a suonare la sveglia al venticinquesimo con un tiro dalla distanza che si spegne però direttamente nella curva di casa.

Al ventottesimo, gli uomini di Mauro Lustrinelli danno un dispiacere agli avversari. Alexandre Jankewitz appoggia per Dimitri Oberlin, che di primo istinto serve Valmir Matoshi, il quale controlla e con una velocità da felino non lascia campo a Kiassumbua, superato con un potente mancino rasoterra. La rete libera i biancorossi, rendendo nel contempo un po’ più appassionante la partita. Una volta sopraggiunto il trentanovesimo, Daniel Dos Santos ha la chance per raddoppiare, ma il suo destro a «botta sicura» è deviato da Kiassumbua sulla traversa. Una nuova ghiotta opportunità capita a Oberlin un minuto più tardi. Il #10 fallisce malamente l’impatto, calciando quasi sul tetto della Stockhorn Arena. Lo stesso elemento ex-Basilea e Servette chiude il periodo con un debole destro tra le braccia dell’estremo difensore congolese dei granata.

Le proteste, più o meno convinte, di Sergio Cortelezzi al cinquantottesimo per un presunto fallo da rigore nei suoi confronti non vengono considerate tali dal direttore di gara Marijan Drmić, che lascia giustamente correre, in quanto Bürki utilizza esclusivamente il fisico senza commettere un’anomalia. Il triplo cambio effettuato all’ora di gioco da mister Fernando Cocimano è il chiaro segnale che la situazione è buia. Se poi ci aggiungiamo il malcontento di Dragan Mihajlović, che colpisce la parte superiore della panchina con una manata, allora si comprende come nell’ambiente granata ci sia parecchia frustrazione. Il duello si avvicina alla quarta e ultima parte e Kiassumbua mantiene in vita i suoi con un riflesso molto importante sul colpo di tacco volante di Kyeremateng, servito da un Bertone troppo isolato sulla destra.

Al settantunesimo, la quarta modifica nell’assetto bellinzonese «colpisce» Cortelezzi, che lascia il posto a Matías Ocampo lanciando nel contempo uno «sguardo di sfida» al proprio tecnico (al quale non dà nemmeno il classico «cinque»…). Come d’incanto, gli ospiti hanno un sussulto un paio di giri di lancetta dopo. Il cross di Matteo Tosetti trova l’incornata di Rodrigo Pollero, captata in due tempi da Mateo Matić. Nonostante la contesa sia tutt’altro che chiusa, i confederati mantengono i nervi saldi, controllando senza troppi patemi il resto del minutaggio, all’interno del quale Gaetano Berardi e compagni cercano di alzare un po’ il baricentro, non riuscendo ad ogni modo a impensierire la retroguardia avversaria. Anzi, all’ottantaduesimo, il neo-entrato Roland Ndongo dribbla con una semplicità Andrés Schetino, si accentra e fa partire un destro a giro vincente sul secondo palo, che manda i titoli di coda a un duello in cui il Bellinzona non ha saputo riaccendere la tanto attesa luce, sbandando altresì in maniera assai pericolosa contro la formazione più in forma del 2023 della categoria cadetta.

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dieci Challenge League 2022-2023, 27a giornata – Stockhorn Arena, Thun (BE) – 2’952 spettatori

FC Thun vs AC Bellinzona 2-0 (1-0)

Reti – 28′ Valmir Matoshi 1-0, 82′ Roland Ndongo 2-0.

Ammoniti – 43′ Thomás Chacón, 48′ Santiago Miranda, 54′ Nias Hefti.

Espulsi – nessuno.

FC Thun (4-4-2): Mateo Matić – Lucien Dähler, Nicola Sutter, Marco Bürki, Nias Hefti – Leonardo Bertone, Alexandre Jankewitz (75′ Justin Roth), Valmir Matoshi (85′ Erik Wyssen), Daniel Dos Santos (75′ Roland Ndongo) – Gabriel Kyeremateng (85′ Fabian Rüdlin), Dimitri Oberlin (81′ Omer Dzonlagić). Allenatore: Mauro Lustrinelli.

AC Bellinzona (4-2-3-1): Joël Kiassumbua – Santiago Miranda, Isaac Monti, Gaetano Berardi, Valton Behrami – Dragan Mihajlović (59′ Valentino Pugliese), Andrés Schetino – Matteo Tosetti (90′ Adrian Durrer), Sergio Cortelezzi (71′ Matías Ocampo), Thomás Chacón (59′ Cristian Souza) – Trésor Samba (60′ Rodrigo Pollero). Allenatore: Fernando Cocimano.

Arbitro – Marijan Drmić /// Assistente 1 – Nicolas Müller /// Assistente 2 – Ilco Jancevski /// Quarto ufficiale – Michèle Schmölzer.

Note – FC Thun senza Gabriel Barès (squalificato), Jan Bamert, Miguel Castromán, Andreas Hirzel, Nicolas Lüchinger (infortunati), Josué, Simon Loosli (non convocati) /// AC Bellinzona privo di Franco Romero (squalificato), Tommaso Centinaro, Serkan Izmirlioglu, Yuri-Gino Klein, Andrea Padula (infortunati), Marco Ćurić, Siyar Doldur, Lucas Peres (non convocati).

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