AC Taverne, mister Meroni: «Vogliamo migliorare. Quello che si è fatto ieri conta poco. È ciò che si farà domani che varrà»

scritto da Claudio Paronitti

Il campionato 2021-2022 di Seconda Lega Interregionale sta vivendo il classico lungo periodo di sosta invernale. L’ultimo turno del girone d’andata si è disputato a metà novembre e per tornare a giocare per i tre punti occorrerà attendere ancora un paio di mesi

A metà della pausa tra le due fasi della stagione agonistica, abbiamo avuto il consueto piacere di contattare mister Damiano Meroni, condottiero della capolista del Gruppo 4 Taverne, il quale ci ha concesso la seguente intervista esprimendo diversi pensieri, che riguardano il primo turno completo disputato dai suoi ragazzi, le operazioni di mercato e un augurio agli sportivi del nostro Cantone.

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Provando ad analizzare «a freddo» nel complesso, un importante girone d’andata, quali sono gli aspetti che ti hanno soddisfatto di più e quali di meno?

«Dopo una partenza ad handicap, con situazioni di rosa ancora da definire, rientri da ferie e qualche discussione interna da risolvere, diciamo che da metà settembre con la rosa “a regime standard”, abbiamo trovato la nostra “velocità di crociera”. L’aspetto che soddisfa di meno? Pur avendo fatto bene, abbiamo l’impressione che si potesse fare qualcosa di più…

D’altro canto, gli aspetti positivi sono sicuramente l’armonia venutasi a creare con le settimane all’interno del gruppo, la positività durante gli allenamenti e il piacere di ritrovarsi in settimana. Anche questi fattori hanno aiutato a fare una piccola differenza in classifica, anche se c’è la consapevolezza che siamo in una categoria equilibrata, dove qualsiasi gara può trovare risultati differenti da quello che la classifica potrebbe pronosticare».

A partire da marzo vi aspetta una fase di campionato «infuocata», in cui tutti proveranno a mettere i bastoni tra le ruote agli avversari, soprattutto a voi che siete capolisti. Come dovrà comportarsi il Taverne per cercare di restare in vetta e di conseguenza conquistare la promozione nella categoria superiore ?

«Dovremo partire con la consapevolezza di quanto fatto, per cercare di fare ancora meglio, correggendo quegli errori commessi durante le prime tredici gare. Migliorare, migliorarsi sia come società, come staff e come giocatori per rimanere nelle parti alte della classifica. Come sempre, quello fatto ieri conta poco. È quello che farai domani che ha valore, e che porta punti in questo caso. Discorsi promozione mi sembrano molto distanti, al momento».

Il mercato invernale è in piena evoluzione e il Taverne si è già assicurato su tutti un bomber affermato come Gian Luca Iaconis. Quale apporto ci si attende da lui nella seconda fase di campionato?

«Abbiamo avuto, sinora, tre uscite, ossia Simone Bertani, Kelvin Matute e Leonardo Biondolillo. Li abbiamo “rimpiazzati” con Abasse Traoré, Luca Cosmai e Gian Luca Iaconis. Per tutti e tre ha poca importanza il cognome che portano in dote. Ci interessano di più le gambe e la testa che porteranno al gruppo squadra. Da tutti e tre ci si aspetta quello che per caratteristiche sanno fare meglio. Gian Luca ha sempre avuto come dote la finalizzazione, speriamo possa ritrovare la rete con più regolarità rispetto agli ultimi tempi. Con Daniel Mele (10 reti), Lucas Inguimbert, Mamadou Ndaw, Francesco Fontana, Numa Felici e Massimo Gandola formeranno l’attacco per il girone di ritorno».

In conclusione, quale augurio vuoi inviare ai sostenitori dell’ACT, e più in generale agli appassionati ticinesi di calcio per l’anno 2022 (che, speriamo, dovrebbe essere quello del rilancio dopo due anni di «agonia» sanitaria)?

«Abbiamo sempre avuto un discreto seguito di sostenitori, e si è sempre creato un buon ambiente attorno al Comunale di Taverne. Siamo sempre stati sostenuti, abbiamo sempre cercato di fare il possibile per contraccambiare il sostegno, con divertimento, impegno e comportamento sportivo. Il tutto sembra essere stato apprezzato.

Scontato è infine l’augurio per l’anno sportivo 2022, che è quello di ritrovare “la normalità”, come nella vita di tutti i giorni».

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