A tutto Capelletti: Chiasso, Scienza e il Bellinzona

scritto da Riccardo Vassalli

Foto F.Monticelli (Chalcio.com)

Passano gli anni, ma l’entusiasmo e la voglia di Andrea Capelletti sono quelle del primo giorno di scuola calcio. L’età che avanza non placa la fame di vittorie del portiere del Bellinzona “Vincere è sempre bello, si lavora una settimana per arrivare alla domenica per vincere. Tutte le vittorie sono ricordi piacevoli che porterò sempre con me.” Qualche vittoria nel curriculum calcistica la vanta portiere italiano (116 presenze in Challenge League), ma una è marchiata con l’indelebile nella memoria di Andrea “La vittoria a Rapperswil con il Chiasso, quella della promozione, è impossibile dimenticarla. Soffrimmo tanto, quella stagione. Ricordo ancora adesso l’emozione provata al triplice fischio. Come già detto, tutte le vittorie le ho immagazzinate nella mia memoria. Anche le promozioni con il Bellinzona hanno saputo emozionarmi.”

Andrea Capelletti ha indossato la maglia da portiere del Chiasso per sei stagioni filate ( dal 2008 al 2014), collezionando un totale di 181 presenze con la maglia rossoblù. Poi, il passaggi ai cugini granata. Una scelta ragionata, senza rancore per l’estremo difensore italiano “A Chiasso mi sono trovato benissimo con la società, coi compagni, coi tifosi. Sono stati sei anni fantastici, giocati anche a un buon livello. Poi è cambiata la gestione societaria: io ero legato tanto alla dirigenza guidata da Della Torre. La nuova dirigenza decise di puntare su altri giocatori, io avrei potuto tornare in Italia, ma il Bellinzona è una società importante con una storia gloriosa alle spalle. Per quello ho deciso di restare in Ticino nonostante scendessi di categoria.”

Durante la sua permanenza al club di confine, ha avuto modo di fare da chioccia a numerosi portieri con i quali ha sempre avuto un buon rapporto in campo e fuori “Molti dei miei ex compagni li sento ancora adesso. Martinazzo, Noseda, Marinelli, Minotti e altri ancora” Qualcuno avrebbe meritato maggior sorte? “Non lo so, sanno loro se meritano la categoria in cui militano attualmente.”

” Il rapporto tra il primo portiere e il ‘vice’ deve essere obbligatoriamente onesto, sincero e di massima fiducia reciproca. Penso stia alla società, però, definire le gerarchie all’inizio della stagione. Questo è fondamentale per il ruolo di portiere. Poi, se il ‘titolare’ non è in forma, reputo sia giusto che chi è sempre stato a guardare si giochi la sua possibilità. Diciamo che dipende molto dal portiere titolare.” Questo il pensiero del 36enne sul rapporto ideale fra due o più portieri.

 

Il rendimento coi ‘biscioni’ soddisfa Andrea ” Penso che con il Bellinzona ho sempre disputato ottime partite. Ovvio, sbaglio anche io come gli attaccanti sbagliano i gol. Ma nel complesso mi ritengo soddisfatto del mio rendimento. Su dieci rigori ho preso soltanto tre reti. A fine campionato questi son punti preziosi.”

Infine, Capelletti esprime il suo pensiero sulla situazione della sua ex squadra e del su Giuseppe Scienza, suo vecchio compagno alla Pro Patria. ” Seguo sempre le vicende del Chiasso. Ultimamente si salvano spesso alle battute finali, quest’anno spero con il cuore che raggiungano la salvezza il prima possibile. Lo auguro al club e a Scienza. Ho giocato con lui nella Pro Patria, quest’estate l’ho sentito e l’ho avvertito sulla complessità del campionato. Penso che sta facendo un miracolo mettendoci tutto quello che ha.”

Nei giorni scorsi ha cominciato a profilarsi l’ipotesi di un eventuale trasferimento da Bellinzona. Voce troncata sul nascere dallo stesso numero venticinque granata ” A Bellinzona nessuno mi vuole cacciare. Sono felice, ho minutaggio e la squadra gira ottimamente. Non vedo perché dovrei lasciare il club.”

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