YB: FASSNACHT LASCIA APERTA UNA PICCOLA SPERANZA

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Per dovere di cronaca dobbiamo dire che i vicecampioni ucraini, nel corso dei novanta minuti hanno dimostrato di essere la squadra più forte e probabilmente i tre gol segnati potevano essere di più: la traversa, i due interventi di buon livello di Von Belmoos e altre occassioni non realizzate dagli attaccanti ucraini esclusivamente per loro errori.

Detto ciò, il sottoscritto, ha stropicciato gli occhi alla lettura dell’undici bernese. Ma come fa un alllenatore a stravolgere una formazione che solo sabato scorso aveva dimostrato forma fisica e voglia  di vincere? L’allenatore austriaco ha scelto  una squadra difensiva schierando un 4-1-4-1 con in campo da subito Sow e Fassnacht lasciando in panchina Sulejmani e Assalè. Con questa scelta il “Mister“ si è bruciato dei cambi necessari da fare nel secondo tempo.  Aebischer si era già visto, contro il Basilea che non ha ancora il passo dei 90’ e Sow è suo sostituto ideale. Mettiamoci pure che Sanogo si è fatto male nel corso del secondo tempo e la frittata è servita.

Se Hutter ci ha messo del suo, la difesa giallonera ha mostrato tutti i suoi limiti. Da tempo scriviamo che la coppia Nuhu e Von Bergen non sono all’altezza non solo in campo internazionale, ma anche a livello di campionato. Così Yarmolenko, Mbokani e Gearmash hanno fatto impazzire i centrali bernesi. Non solo ma sono stati fatti tanti, troppi errori d’impostazione soprattutto da Benito stasera un altro giocatore: impaurito e sperduto.

Pur vero che la partita l’YB l’aveva ripresa, dopo aver sofferto moltissimo subendo tanto e rischiando di prendere il terzo gol, e sarebbe stata l’inizio della fine.

Invece Fassnacht ci ha messo il testone e quel “gol” al minuto novantuno ci ha illuso, ma solo per qualche minuto in quanto, con un altro errore in difesa, gli ucraini hanno segnato  il terzo gol firmato da Garmash.

Il gol dell’ex Thun, quanto meno lascia una porticina aperta, ma per il ritorno (fra sette giorni) avremo tempo di scrivere.