UWCL, FF Lugano 1976, Sofia Pedrazzini: «Non mi aspettavo di partire titolare, a livello emozionale è stata “tantissima roba”»

scritto da Claudio Paronitti

Ieri sera, l’FF Lugano 1976 ha dovuto cedere il passo al Manchester City, che si è assicurato il successo dopo un secondo tempo da favola, che ha fatto seguito a una prima parte ottimamente interpretata dalle bianconere sotto tutti i punti di vista

Al termine del confronto, abbiamo avuto il piacere di raccogliere le sensazioni personali vissute dalla 18enne Sofia Pedrazzini, di ruolo centrocampista, la quale ci ha fornito la seguente analisi post-gara.

La partita – «Abbiamo disputato un buon primo tempo, chiudendo in parità sull’uno a uno. Il problema è stato l’avvio della seconda frazione dove abbiamo un po’ “mollato”, subendo infatti tre gol di fila. Per noi, questo è stato un grandissimo test e affrontare avversari più forti rispetto a quelli che incontriamo di solito ci ha aiutato».

La differenza a livello fisico – «La loro squadra è formata da giocatrici espertissime. La maggior parte ha anche affrontato l’ultimo Campionato Mondiale in Francia. Anche in fatto di età sono più grandi, noi siamo tutte relativamente giovani. Inoltre, sono tutte professioniste, mentre noi no. Io, ad esempio, vado a scuola e come me tante altre».

L’ottima prima frazione come spinta per il futuro – «Sì, un po’ di autostima la portiamo a casa, soprattutto dopo un primo tempo del genere, in cui siamo state brave a chiudere tutti gli spazi e a limitare i danni. Speriamo che questa esperienza sia di buon auspicio per il campionato».

L’emozione – «Non vedo già l’ora di giocare la gara di ritorno. Scendere in campo dal primo minuto è stata una novità. Non mi aspettavo affatto di partire titolare. A livello emozionale è stata “tantissima roba”».

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