Terza Lega 2: Biaschesi, mister Berriche: «La mia una scelta di pancia. Ci proveremo con le nostre armi»

scritto da Roberto Colombo
Biaschesi Berriche Maurizio All 2023

Mister Maurizio Berriche (Biaschesi)

L’allenatore dei Biaschesi: «Dopo Ascona volevo fermarmi un anno, ma la chiamata dei Biaschesi è arrivata nel momento giusto, quello in cui iniziavo ad avere nostalgia del campo. Forse ci sono squadre più forti, ma noi, con le nostre armi, possiamo riuscirci. Futuro? È presto per dirlo. Qui però c’è un società seria, onesta e pragmatica»

BIASCA – Intervista a Maurizio Berriche, da alcune settimane alla guida dei Biaschesi. L’ex allenatore di Ascona, Sementina, Cadenazzo (solo per fare alcuni nomi) ha avuto un ottimo impatto sulla squadra ottenendo tre vittorie in tre partite giocate (una in coppa e due in campionato) grazie anche – lo ricordiamo – allo splendido lavoro fatto dal suo predecessore, mister Stefano Baggi, che ha inizio girone di ritorno a sorpresa ha deciso di dimettersi.

CHALCIO – Ciao mister, perché i Biaschesi e cosa hai trovato?

Maurizio Berriche: «La verità è che dopo l’Ascona avrei voluto fare un anno pieno di pausa e riposo. Con l’Ascona, l’anno scorso, abbiamo fatto qualcosa di bellissimo e, in termini di risultati, sono arrivate tante soddisfazioni. Poi però come sapete la scorsa estate non sono stato confermato e così ho deciso di fermarmi anche se avevo alcune offerte molto interessanti. Lo scorso fine febbraio, all’improvviso, è arrivata la chiamata dei Biaschesi. Non me lo aspettavo. Rispetto alla scorsa estate qualcosa in me era cambiato, il campo iniziava a mancarmi. Di pancia, quasi a scatola chiusa, ho accettato. E sono molto felice di averlo fatto. I Biaschesi sono proprio quello che volevo per ripartire. Avevo voglia di una nuova sfida, in un ambiente dove non conoscessi nessuno (o quasi). Ho trovato una società giovane, arrembante, ma non sprovveduta: al contrario, sanno quello che vogliono e non vogliono fare il passo più lungo della gamba. La prima impressione è stata positiva. Anche la squadra mi è piaciuta, ci sono ragazzi validi e che hanno buoni margini di miglioramento. Dovremo lavorare tanto insieme, ma la cosa non sembra spaventare nessuno: ho trovato un gran gruppo che ha voglia di sacrificarsi. È questo il loro valore in più, quello che ci può dare qualcosa in più per andare a fare risultato anche contro avversari sulla carta forse più bravi di noi tecnicamente o tatticamente».

CHALCIO – Siete quarti in classifica. Ho guardato il vostro calendario e tra il 27 aprile e il 17 maggio incontrerete Losone, Giubiasco, Moderna e Minusio. Credi che sarà nella prima metà di maggio che si deciderà il vostro campionato? Come ci vuoi arrivare? Con quanto distacco (massimo) dalla prima in classifica?

Maurizio Berriche: «Sinceramente non ho fatto nessuna tabella. Anzi, mi correggo. Un obiettivo nel breve termine, appena sono arrivato, lo avevamo fissato: era provare a fare bottino pieno nelle partite che ci separavano dalla Pasqua, quindi passare il turno in coppa Ticino e vincere tre partite in campionato contro Gordola, Verscio e poi Camorino. Ci siamo riusciti, perché in coppa siamo ai quarti di finale e in campionato abbiamo fatti sei punti, peccato non aver giocato contro il Camorino per il maltempo. Adesso, il secondo obiettivo, sarà provare ad essere ancora lì vicino alle prime a metà maggio, per goderci anche noi lo sprint finale. Da qui a metà maggio ogni partita sarà importante, non soltanto quelle contro Losone, Moderna o Minusio. Le gare più complicate, come sapete, spesso non sono quelle contro le prime della classe ma le altre. Contro chi ti è davanti di solito sei più concentrato, è più semplice preparare certe gare perché forse inconsciamente sei più predisposto a dare qualcosa in più. Detto questo, dico anche con onestà che forse proprio Moderna, Losone e Minusio hanno qualcosa in più di noi. Loro sì, sono squadre che sono state costruite per vincere, noi invece probabilmente a inizio anno avevamo altri obiettivi, ma adesso che ci siamo ci proveremo fino alla fine».

CHALCIO – La coppa Ticino è un sogno irrealizzabile? Il 10 aprile ai quarti di finale affronterete il Malcantone. Azzeccare la partita giusta potrebbe aprire scenari interessanti…

Maurizio Berriche: «E sì sarebbe un sogno. Il presidente ci tiene molto alla coppa, forse più che al campionato. Sarebbe fantastico riuscire ad andare in semifinale. Ci è capitata la squadra più difficile di tutte, forse la più forte di tutto il calcio regionale. Noi ci proveremo comunque, ma servirà un’impresa. Non faremo nessuna barricata, sarebbe impensabile. Ce la giocheremo con le nostre armi. Magari partiremo un po’ più bassi, ma nessun catenaccio. In queste partite ci vuole cuore e la giusta cattiveria agonistica, solo così, forse, riusciremo a contrastarli».

CHALCIO – Mister chiudiamo provando a guardare un po’ più in là: sei un semplice traghettatore oppure a Biasca con Maurizio Berriche si può sognare anche per il futuro…

Maurizio Berriche: «L’accordo che ho con la società è fino a giugno, fino alla fine del campionato, poi ci siederemo intorno a un tavolo e ne parleremo. Credo che sia giusto così, anche perché, come ho detto prima, entrambi, sia io che loro, dobbiamo ancora conoscerci bene prima di fare progetti più lunghi. Qui c’è una società giovane, ma seria, che ha una sua progettualità senza però fare promesse esagerate che poi non possono essere mantenute. Questo loro approccio pragmatico e onesto mi è piaciuto molto. Finito il campionato vedremo insieme cosa fare. La cosa bella però, che ho proprio percepito, è che hanno voglia di crescere ancora. Questo è molto positivo».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 2)

Moderna 35 punti (17), Losone 32 (17), Minusio 29 (17), Biaschesi 28 (16), Solduno 28 (18), Makedonija 26 (16), Semine 18 (17), Gordola 17 (17), Giubiasco 15 (17), Pro Daro 15 (17), Intragna 12 (17), Verscio 7 (17), Camorino 4 (17). *Tra parentesi le partite disputate. **Audax Gudo ritirato (quattordicesima classificata).


TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.

 

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