Terza Lega 1: Rancate, Cosimo Ardovini “Ivan De Luca impressionante. Dobbiamo crederci”

scritto da Roberto Colombo
Cosimo Ardovini, centrocampista, dopo tanta esperienza in Italia è al suo secondo anno al Rancate (Terza lega)

Il capitano neroverde: «Mister Lovato è la guida giusta. Proveremo a dare fastidio. Indipendentemente dalla fascia di capitano, il mio desiderio è aiutare i compagni, chi ha maggior esperienza è giusto che abbia maggiori responsabilità».

RANCATE – Quattro chiacchere con Cosimo Ardovini, centrocampista e capitano del Rancate (Terza lega, gruppo 1) con cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e di cui, in questo articolo, riportiamo in sintesi alcuni pensieri. LA SCHEDA: classe 1992, trent’anni da compiere il prossimo 13 aprile, Ardovini ha giocato quasi tutta la sua carriera calcistica in Toscana. Dopo gli anni di settore giovanile nella Floria 2000 e la Juniores regionale con la Fiesolecaldine, il passo successivo è stato l’esordio in Promozione con la maglia Floriagafir. Nel 2011 il passaggio al Rondinella (sempre in Promozione toscana) seguito nel 2012 dal ritorno alla Fiesolecaldine, ma questa volta in serie D. Dopo l’esperienza nella massima categoria dilettantistica italiana, la decisione di accettare la proposta del Settignanese (Prima categoria) ed infine nel 2020, storia recente, la prima esperienza con il calcio svizzero, al Rancate con cui l’anno scorso ha giocato in Quinta lega e quest’anno ne è diventato capitano in Terza lega.

AFFASCINATO DALLA TERZA LEGA

«È vero – ci ha raccontato Ardovini – la scorsa estate qui ci sono stati tanti cambiamenti, ma gli addii fanno parte del calcio e bisogna accettarli. Io personalmente ho scelto di rimanere sia per il rispetto che nutro verso questa società sia perché mi affascinava l’idea di giocare in Terza lega, ovvero di tornare dopo tanti anni a misurarmi con un calcio più “vero”. Certamente vedersi catapultati in una realtà come quella della Terza non è stato semplice, soprattutto da un punto di vista mentale, perché a questi livelli bisogna vivere il calcio in maniera totalmente diversa da come lo interpretavamo in Quinta. Siamo ancora in questo processo di adattamento e cambiamento, però adesso con mister Lovato abbiamo una guida in grado di prepararci per provare a toglierci qualche soddisfazione. Dal punto di vista dei risultati è stata un’andata senza dubbio complessa. Tuttavia, quello che abbiamo vissuto ci è servito per crescere. Mi sento comunque di dire che c’è anche molto rammarico, soprattutto per alcune partite in cui avremmo meritato di più: potevamo sicuramente avere più punti, che ci avrebbero aiutato a vivere la prima parte di campionato in maniera diversa».

IVAN DE LUCA

«Ammetto di non essere molto preparato sui giocatori dei campionati regionali, anche perché gioco in Svizzera da appena due anni, ma un giocatore che mi ha davvero impressionato in questa prima parte di stagione è Ivan De Luca del Ligornetto: grande tecnica, visione di gioco, bel piede. Guardando invece in casa nostra, sarà anche banale dirlo, ma per il ritorno voglio puntare sul nostro gruppo. Quando sei in una situazione come quella che stiamo vivendo noi, cercare di aggrapparsi a un singolo giocatore difficilmente può bastare, quindi preferisco pensare (e ne sono sicuro) che soltanto tutti insieme riusciremo a fare un passo decisivo in avanti decisivo per toglierci qualche bella soddisfazione».

VOGLIA DI AIUTARE

«Siamo una squadra nel complesso giovane, quindi l’aspettativa è di cercare di crescere sia come singoli che come collettivo, ma certamente anche nel ritorno proveremo a dare fastidio a tutti. A livello personale invece l’unica cosa importante è riuscire ad aiutare il più possibile i miei compagni, perché indipendentemente dalla fascia che porto sul braccio, in squadra sono quello con più esperienza ed è quindi giusto che mi prenda maggiori responsabilità».

MISTER LOVATO + OTTIMO STAFF: PERCHÉ NON CREDERE NELLA SALVEZZA?

«Mister Lovato mi ha fatto un’ottima impressione. Considerata tutta la sua storia calcistica non sta a me dire quanto sia preparato, ma già in pochi allenamenti ci sta infondendo quella giusta serenità e organizzazione di cui avevamo bisogno. Lui sarà il nostro punto di forza per il girone di ritorno anche grazie all’ottimo staff di collaboratori che la società ci ha messo a disposizione. È innegabile che la situazione (di classifica) sia complicata, ma il bello del calcio è anche la sua imprevedibilità, quindi anche per quanto riguarda una nostra possibile salvezza direi: noi andremo a giocarcela senza paura ovunque e, fino a quando la matematica non ci condannerà (forse), perché non sperarci?»

LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 1)

Melide 31 pt (13), Giubiasco 29 (13), Ligornetto 27 (13), Monteceneri 23 (13), Comano 23 (13), Vacallo 22 (13), Insubrica 19 (13), Riva 18 (13), Maroggia 17 (13), Boglia Cadro 15 (13), Cademario 14 (13), Breganzona 12 (13), Ceresio 9 (13), Rancate 0 (13).

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