Super League, Paolo Tramezzani si (ri)presenta così: «Dobbiamo giocare sulle emozioni e sulle motivazioni di ognuno di noi»

scritto da Claudio Paronitti

Paolo Tramezzani – © Keystone/FC Sion

Tornato a guidare il Sion per la quarta volta nella sua carriera, Paolo Tramezzani ha vissuto un mercoledì intenso, caratterizzato dal primo allenamento e dalla conferenza stampa di (ri)presentazione

La missione del tecnico emiliano è una sola: riuscire a mantenere il posto in Credit Suisse Super League, direttamente o attraverso lo spareggio. Il primo ostacolo sarà come una montagna da scalare, dato che domenica al Tourbillon giungeranno i campioni nazionali dello Young Boys. Quali sono le sensazioni del 52enne condottiero vallesano? Ecco, di seguito, le principali (fonte, fcsion.ch).

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«Il mio ritorno è avvenuto naturalmente e molto rapidamente in ragione della situazione nella quale si trova la squadra. Conosco questa situazione, dato che la conoscevo già, anche se questa volta rimane meno tempo a disposizione. Tutti si giocherà in tre partite e otto giorni. Se sono qui, è perché la squadra non è in una buona posizione. Professionalmente e umanamente sono contento di essere tornato. Non abbiamo parlato della prossima stagione, dato che la situazione attuale è urgente. È prematuro evocare il futuro.

Siamo ultimi e non ci restano che tre incontri. Li prenderemo uno alla volta e vedremo alla fine in quale situazione saremo. Alla peggio, disputeremo cinque partite. Dovremo essere pronti a tutto per salvare il club. Tecnicamente e tatticamente non c’è tempo per rimettere tutto al suo posto. In otto giorni, dovremo semplicemente giocare sulle emozioni e sulle motivazioni dei giocatori. Mi ricordo che questa squadra ha proposto quattro mesi positivi con delle belle vittorie contro Basilea e San Gallo. Dobbiamo ripartire su questa base. Ora come ora, abbiamo bisogno di tutti. Manderò in campo chi potrà rendere al massimo.

Lo Young Boys è già campione ed è difficile dire se al momento ciò è un vantaggio affrontarlo oppure no. Una cosa è sicura, il loro titolo è meritato. Hanno realizzato un’ottima stagione e sono in possesso di un effettivo completo. Hanno ancora una finale da disputare e non possono rilassarsi completamente».

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