Il duello del primo pomeriggio di domenica dell’8a giornata del campionato di Credit Suisse Super League tra Lucerna e Lugano si è concluso con il risultato di 3-2, che ha soddisfatto i bianconeri, capaci di regalarsi con grinta e sudore una vittoria che mancava da tre partite
Come accaduto nei precedenti appuntamenti ufficiali della squadra ticinese, anche questa volta siamo in grado di proporvi il podio dei migliori elementi scesi sul terreno confederato della Swissporarena. Ecco, dunque, la nostra «Top 3» bianconera:
Žan Celar – 5,5 – la rete messa a segno nella prima frazione al 35′, unita agli assist per il vantaggio dopo quattro minuti e per il tris al quarantacinquesimo, conferma che la nuova direzione sportiva della società ci ha visto giusto. Spacca letteralmente la partita in due con fisico, tecnica e quella dose di malizia che un attaccante deve avere. La sua presenza sul fronte offensiva, la seconda dall’avvio dopo il match di Coppa a Neuchâtel, è l’intuizione di giornata di mister Mattia Croci-Torti che lui ripaga in maniera impressionante. Assoluto «man of the match».
Asumah Abubakar – 5 – inizialmente proposto in un ruolo non suo (sulla fascia destra di centrocampo), non soffre affatto il cambio (lui che è un centravanti puro), perché dopo poco più di tre giri d’orologio s’inserisce con i tempi giusti sul passaggio all’indietro di uno scatenato Žan Celar. L’apertura delle marcature lo fa salire a quota 3 sigilli personali in 7 apparizioni stagionali. Se pensiamo che la scorsa stagione aveva messo a segno due reti in venti presenze…
Mattia Bottani – 5 – torna titolare dopo la mezz’ora concessagli giovedì sera contro il Grasshopper e lo fa da protagonista. Iscritto sul foglio-partita come prima punta, disputa la gara qualche metro più indietro (come gli conviene), mostrando nuovamente tutte le sue qualità. Il lancio millimetrico in profondità per Žan Celar è il suo primo acuto, l’inizio dell’azione per il tris (dribbling sulla fascia sinistra, accentramento e preciso assist orizzontale per Mickaël Facchinetti) è di alta scuola. E con un «Botta» del genere tutto è possibile…
