Super League, Losanna vs Lugano, la «Top 3» bianconera nell’ultima dell’LS nello storico Stade Olympique de la Pontaise

scritto da Claudio Paronitti

L’ultimo incontro del Losanna sul terreno dello Stade Olympique de la Pontaise è terminato con la vittoria di misura del Lugano, che ha reso amaro l’addio dei vodesi allo storico e affascinante impianto

Il risultato di 1-0 a favore dei ticinesi ha mandato agli archivi l’impegno che precede le due settimane di sosta concernenti le varie selezioni nazionali. Come di consueto, nel dopo-partita ci si cimenta nello stilare la personale classifica dei migliori elementi scesi sul terreno di gioco. Ecco la nostra «Top 3» bianconera:

Mijat Marić – 5 – in assenza di Jonathan Sabbatini, il numero 5 indossa la fascia di capitano e regala la vetta della classifica con la consueta freddezza dal dischetto degli undici metri. L’anagrafe racconta di un’età pari a 36 anni, un numero che potrebbe far credere a molti a un calciatore vicino alla pensione. Mijat non è affatto così. Guida i suoi compagni come fa in ogni allenamento quotidiano, spronandoli sempre a dare il meglio di sé. Imprescindibile.

Numa Lavanchy – 5 – si conquista con grande caparbietà un calcio di rigore grazie a uno spunto rapidissimo dentro l’area vodese. I mille polmoni che Madre Natura gli ha regalato non vengono meno neanche nell’ultima partita del Losanna sul terreno della Pontaise. Gli ultimi due successi consecutivi sono passati dalla sua testa e da una sua incursione. Più decisivo di così..

Noam Baumann 5 – ha poco lavoro da svolgere, ma quando viene chiamato in causa risponde presente. Al 52′, sull’unico reale tiro pericoloso dei padroni di casa (una scivolata di Rafik Zekhnini), dimostra tutte le sue qualità, intervenendo con un riflesso felino in possesso di pochi estremi difensori. La sicurezza che ha trovato da diverso tempo va di pari passo con quella della squadra. Il primo posto momentaneo in classifica non è puro caso.

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