SFL: il ritorno di Matteo Vanetta in Ticino, da avversario…

scritto da Walter Savigliano

Interessante intervista a Matteo Vanetta, ora assistente dello Young Boys.

Domenica il FC Lugano incontrerà i campioni in carica dello Young Boys e ta le fila dei bernesi ci sarà una vecchia conoscenza del Team Ticino, non un calciatore, ma un allenatore. Matteo Vanetta, attuale assistente dello Young Boys, con un grande passato nel Team Ticino.
D. Come ti senti a tornare in Ticino, Cantone dove è iniziata la tua carriera da allenatore?
R. Mi fa sempre piacere tornare a giocare in Ticino e in particolare a Lugano, stadio nel quale sono cresciuto. Appena è stato pubblicato il calendario diversi miei colleghi mi hanno scritto per dirmi che verranno a vedere la partita di domenica. L’apetto delle relazioni umane è ciò che mi piace maggiormente nel mio lavoro e non posso che essere felice del fatto che diversi miei colleghi al Team Ticino tengano a rendermi visita a Cornaredo.
D. Dopo il Team Ticino hai avuto la possibilità di vedere come si lavora in altre realtà svizzere. Come giudichi in questo senso il lavoro nel nostro Cantone?
R. Dopo aver passato 7 anni nel Team Ticino, ho deciso di voler provare una nuova esperienza e ho assunto la responsabilità della U18 del Servette, ma nello stesso tempo ho continuato la mia collaborazione con l’ASF (assistente U19 e formatore degli allenatori). Ho inoltre sviluppato un concetto di formazione e allenamento dei difensori che lo Young Boys ha voluto adottare dallo scorso febbraio.
Devo dire che in tutta la Svizzera il lavoro di formazione del Team Ticino è visto di buon occhio e riconosciuto di ottima qualità. Le infrastrutture di Tenero sono invidiate dalla maggior parte dei club svizzeri. D’altronde questi stessi club non rinunciano mai a venire al CST per svolgere i loro campi d’allenamento. A livello di formazione di giocatori e allenatori il Team Ticino ha fatto molto bene ed è ad oggi un riferimento per tutto il Ticino. Devo inoltre aggiungere che in vari stadi incontro diversi ragazzi cresciuti nel Team e tutti sono grati alla struttura per quanto messo a disposizione al fine di raggiungere il loro obiettivo di diventare calciatori. Ma forse il riconoscimento più toccante è quando sento tramite i social alcuni ragazzi che ho avuto il piacere di allenare durante i miei anni al Team. Mi dicono l’importanza nella loro attività professionale attuale dei valori appresi tramite la formazione calcistica a Tenero. In ciò risiede la totale conferma che si formano prima uomini poi calciatori.
D. Cosa diresti a un giovane che vuole emergere?
R. Di credere nelle proprie possibilità, di lavorare tanto poichè il talento da solo non basta. Un ragazzo con meno talento e molta determinazione avrà maggiori opportunità di riuscire a raccogliere le sue soddisfazioni. Inoltre è importante sensibilizzare il ragazzo e la sua famiglia sull’importanza delle scelte fatte. Un apprendista in banca dopo aver ultimato il percorso di studi non diventa direttore. Oppure, un ragazzo fresco di patente non aprirà mai un’autoscuola. E così anche nel calcio: vanno rispettati alcuni “step” e la pazienza è un valore fondamentale al momento delle scelte a cui le famiglie vengono confrontate.

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