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Pur perdendo nettamente (3-0) contro la Svezia, il Messico si qualifica agli ottavi di finale grazie alla contemporanea vittoria della Corea del Sud sulla Germania. I gialloblu terminano il Gruppo F al primo posto, i bianco-rosso-verdi al secondo
“El Tri” non è ancora qualificato e, per uno scherzo del destino, potrebbe anche rimanere fuori dalle migliori sedici del Mondiale. Ecco perché la Svezia inizia la partita all’attacco, costringendo Guillermo Ochoa a un primo decisivo tuffo dopo sei minuti di gioco. Trascorrono ancora sei giri d’orologio e la “Blågult” si rende di nuovo pericolosa con una rovesciata di Marcus Berg che mette i brividi ai messicani, passando di un niente a lato della porta.
La sfida non ha un attimo di tregua e, al sinistro velenoso di Carlos Vela al 17′, gli scandinavi rispondono con un tiro alto di Emil Forsberg nemmeno sessanta secondi più tardi. Poco prima della mezz’ora Javier Hernández colpisce fortuitamente, ma con il braccio largo, il pallone. Dopo aver brevemente consultato le immagini video, l’argentino Néstor Pitana rimane sulla sua decisione di non accordare il penalty agli svedesi. Che non si demoralizzano e cercano di superare Ochoa, bravissimo nel deviare con la punta delle dita un allungo di Berg. La punta dell’Al Ain parte in contropiede per l’ultima occasione della prima parte: il suo mancino termina sull’esterno della rete.
La miglior propensione offensiva della partita viene messa in mostra dai gialloblu, che passano con pieno merito in vantaggio grazie a una conclusione di sinistro di Ludwig Augustinsson, il quale infila Ochoa – che la tocca appena con l’avambraccio – per l’1-0 dei suoi. Stando così le cose, gli scandinavi supererebbero il turno a scapito della Germania.
All’ora di gioco Héctor Moreno commette un’ingenuità che a questi livelli non dovrebbe accadere. Il difensore della Real Sociedad abbatte Berg. Pitana accorda giustamente la massima punizione, sulla cui battuta di presenta lo specialista Andreas Granqvist, che batte Ochoa spedendo la sfera all’incrocio dei pali. Il Messico ora rischia moltissimo. Se la Germania, nell’altra partita in contemporanea, dovesse segnare, per “El Tri” il Mondiale sarebbe terminato.
Game, set and match al 74′: la Svezia trova anche il tris con uno sfortunato autogol di Edson Alvárez. Partita in ghiaccio e ora tutti i tifosi messicani con le radioline e i cellulari ad ascoltare e vedere gli ultimi quindici minuti dell’altra sfida del girone. L’incontro non dice più nulla, sugli spalti si attendono notizie confortanti da Kazan. Che arrivano al primo minuto di recupero con il gol di Kim Young-Gwon e al 97′ con il raddoppio di Heung-Min Son. Quello che poteva trasformarsi in un dramma sportivo per il Messico, lo è diventato per la Germania, mandando in estasi l’intero popolo centroamericano.
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