RSL, il Lugano non viene a capo del Grasshopper e porta a casa solamente un punto

scritto da Claudio Paronitti

Al Letzigrund, nel quadro della 26ª giornata di Raiffeisen Super League, il Lugano non va oltre l’uno a uno in casa del Grasshopper. Junior risponde a Djuricin per un punto che non accontenta affatto il gruppo bianconero

La partita più difficile di questo periodo prende avvio sulle basi dell’equilibrio. I primi minuti trascorrono così. Poi, al 13′ un errore in impostazione di un poco concentrato Piccinocchi permette a Kamber di recuperare la sfera e passarla a Djuricin, il quale non ci pensa due volte, calcia con tutta la forza che ha in corpo e supera Baumann che avrebbe sicuramente potuto distendersi meglio.

La reazione degli ospiti fatica a farsi vedere. Ci vuole un veloce contropiede per sorprendere le Cavallette. Così accade al 21′, quando Bottani, lanciato ottimamente da Junior, crossa al centro per Gerndt, che non deve far altro che appoggiare in fondo alla rete. Lo svedese, però, alza clamorosamente la traiettoria.

A tratti, i bianconeri sembrano interpretare la partita con troppa sufficienza e commettono parecchi errori in ogni reparto. Tuttavia, negli ultimi dieci minuti suona la sveglia in casa luganese e le occasioni fioccano una dopo l’altra. Proprio allo scadere dei quarantacinque iniziali, Junior si avventa come un rapace sulla respinta di Lindner per riportare la contesa in parità. Da segnalare, nella fattispecie, il gran lavoro preparatorio di capitan Sabbatini, all’origine del gol con un’azione di pregevole fattura.

Per assistere alla prima chance della ripresa occorre attendere il minuto 57, quando Bottani trova Junior sul punto del rigore per una specie di penalty in movimento. Il carioca calcia a botta sicura, ma Lindner si interpone come può. Al 62′, lo stesso sudamericano svetta di testa su cross di Mihajlović, mandando la palla alta sopra la traversa da posizione interessantissima.

Trascorrono solamente cinque giri d’orologio e Gerndt, lanciato in profondità dal numero 91, si divora il gol che avrebbe decretato la compiuta rimonta, calciando malamente d’esterno sul fondo. Da lì in poi, il duello si affloscia e le opportunità da rete scarseggiano. Si arriva così, un po’ stancamente, al triplice fischio  finale sul risultato di uno a uno. Nel corso del match, i luganesi hanno creano abbastanza per tornare in Ticino con la posta piena, ma non hanno avuto sangue freddo per concretizzare a fondo tutte le occasioni. A conti fatti, è lo specchio della stagione sottocenerina.

Grasshopper Club Zürich-FC Lugano 1-1 (1-1)

Stadion Letzigrund, Zürich – 4’700 spettatori.

Arbitro – Stephan Klossner.

Reti – 13′ Marco Djuricin 1-0, 45′ Carlinhos Junior 1-1.

Ammoniti – 11′ Cédric Zesiger, 23′ Djibril Diani, 28′ Carlinhos Junior, 83′ Robin Kamber, 83′ Bálint Vécsei.

Grasshopper Club Zürich (4-3-3) – Heinz Lindner; Bujar Lika, Nathan, Cédric Zesiger, Petar Pušić; Marko Bašić, Djibril Diani (46′ Nedim Bajrami), Robin Kamber; Caiuby (60′ Mergim Bajrami), Yoric Ravet (88′ Amel Rustemoski), Marco Djuricin. Allenatore: Tomislav Stipić.

FC Lugano (4-3-1-2) – Noam Baumann; Numa Lavanchy, Ákos Kecskés, Mijat Marić, Dragan Mihajlović; Mario Piccinocchi (70′ Petar Brlek), Jonathan Sabbatini, Bálint Vécsei; Mattia Bottani (64′ Armando Sadiku); Carlinhos Junior, Alexander Gerndt. Allenatore: Fabio Celestini.

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