RCL: Il Chiasso non si salverà se..

scritto da Davide Perego

Dopo Alberto Regazzoni ed escluso Andrea Guatelli (portiere), il giocatore di movimento più anziano è un ’89: Salvatore Guarino.

Questo per dire che a Chiasso la squadra è molto giovane e gran parte dei suoi componenti non ha nemmeno una grande esperienza in Challenge League. Diverse situazioni che sono costate punti preziosi sono dovute ad ingenuità, ma altrettanto importante è segnalare che complessivamente la squadra ha saputo reagire con carattere a situazioni tattiche di gioco complicate.

Il Chiasso non si salverà se non riuscirà a trovare due giocatori fondamentali: un centrocampista alla “Maccoppi” e una punta affidabile attorno alla quale possano ruotare gli altri già in rosa. Il Chiasso non si salverà se non cambierà direzione del proprio rendimento al “Riva IV”, specie se di fronte agli irriducibili che sono rimasti attorno alla squadra scenderanno in campo le squadre in diretta concorrenza per mantenere il posto nella categoria. Non a caso, nella nostra introduzione di lunedì, abbiamo segnalato che al cospetto di Le Mont, Sciaffusa, Winterthur e Wohlen il Chiasso non ha ottenuto un solo punto nelle partite giocate in casa.

Altri elementi chiave nel percorso che attende i rossoblù da qui al 3 Giugno potrebbero essere esterni allo spogliatoio e cercare di garantire la maggior serenità possibile alla squadra (magari facendo leva sulla grande esperienza di un pilastro quale Croci-Torti) servirà non solo per limare la diffidenza nei confronti della dirigenza, ma anche a riconquistare quanto rimasto di un immagine sempre più lontana da quella di una leggenda scritta con orgoglio e con sudore.

Beppe Scienza è un grande motivatore, ma questo rientrerà tra i motivi che andranno a sommare i perché di un Chiasso che si salverà. E’ però fondamentale anticipare che il Chiasso non si salverà qualora decidesse di mettere in discussione il suo attuale allenatore.

Ipotizzando che le avversarie non staranno a dormire e confidando sul fatto che in questa stagione non sembrano ventilarsi possibili fallimenti di società di Challenge League, la salvezza del Chiasso la si giocherà sul campo. Il Le Mont ha potenziato il già ottimo reparto difensivo portandosi a casa Favre e sulla falsa linea della prima fase sembra davvero esagerato ipotizzare che il piccolo club vodese possa rischiare di retrocedere. Fa venire i brividi pensare alla posizione di classifica del Winterthur che tuttavia per quanto visto nel 2016 è del tutto reale e forse anche troppo grassa.

I leoni rischiano grosso ma nei confronti del Chiasso detengono tutta una serie di vantaggi che in un confronto diretto risolverebbero la questione. Lo Sciaffusa deve riprendersi dallo svenimento che lo ha portato in sala di rianimazione. Operazione affidata ai fratelli Yakin, all’entusiasmo prevedibile che arriverà dal giocare nel nuovo stadio, ma anche ai necessari ritocchi per una squadra che di problemi ne ha avuti tantissimi. Infine il Wohlen, forse la compagine più a rischio tra quelle in lotta con il Chiasso ma pur sempre avanti sette lunghezze in classifica nei confronti dei ticinesi. Pur con tutte le incognite del caso anche valutando il contesto attuale delle avversarie, per il Chiasso l’operazione salvezza sarà tremendamente complicata.

Nei prossimi giorni valuteremo i motivi grazie ai quali siamo convinti che il Chiasso si salverà.

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