Quarta Lega 2: Makedonija, Saverio Manfreda si racconta, dalla squalifica alla panchina

scritto da Roberto Colombo
Saverio Manfreda, dopo il professionismo con il Chiasso e la doppia esperienza al Locarno, il prossimo anno ripartirà dalla panchina allenando in Quarta lega il Makedonija

Il neo tecnico giallorosso: «Tutto è nato per caso grazie all’amicizia con Matic e Prenqi, poi il presidente Petrov mi ha dato fiducia ed eccomi qui. Penserò solo ad allenare. Non ci nascondiamo, vogliamo la promozione: sarebbe bellissimo festeggiare così i 30 anni di questa società».

LOCARNO – Prime novità in casa Makedonija (Quarta lega) che, nonostante l’ultima positiva stagione, ha deciso di rifarsi il look per puntare ancora più in alto. In panchina il presidente giallorosso Mite Petrov ha scelto di non continuare con Alessandro De Lusi, che lo scorso gennaio aveva preso in mano la squadra al posto di Jorge Martegani, ma di affidarsi a un volto nuovo (o quasi): il ventiseienne Saverio Manfreda, classe 1996, ex giocatore di Chiasso (con cui ha fatto la Challenge League), Losone, Ascona, Gambarogno Contone ed infine Locarno, con cui aveva già giocato nel 2016 in Prima lega.

Manfreda, in campo e coinvolto nella rissa scoppiata lo scorso 18 settembre durante Semine-Locarno, partita valida per la 6ª giornata del girone di andata del campionato di Terza lega (gruppo 2), ha sempre ammesso le sue colpe, scusandosi con tutti, ma allo stesso tempo chiedendo anche di non essere criminalizzato o additato perché: «Chi mi conosce sa che non sono un violento – aveva dichiarato affranto in un’intervista rilasciata a Tio/20Minuti, dopo che la Federazione gli aveva inflitto 5 anni di squalifica (poi ridotta a 18 mesi) – Spero che gli altri non mi giudichino in base a questo fatto […]».

UNA SECONDA CHANCE

E il Makedonija non lo ha fatto, non lo ha giudicato. Viceversa con un bel gesto di fiducia gli ho offerto la sua panchina, prima – nel campionato da poco conclusosi – come assistente di De Lusi, e poi, per il prossimo torneo in cui i giallorossi giocheranno sempre in Quarta lega (ma le intenzioni sono la promozione), promuovendolo a primo allenatore. «Sono molto contento – ci ha raccontato lo stesso Manfreda – che il Makedonija mi abbia dato questa possibilità. Prima di fare sciocchezze, insieme alla società abbiamo chiesto bene a Berna, e ci hanno risposto che nonostante io non abbia ancora scontato tutta la mia squalifica, posso tranquillamente allenare, perché si tratta di due cose separate».   

ALLENATORE O GIOCATORE?

«Il mio rapporto con il Makedonija – ha continuato mister Manfreda – è nato un po’ per caso lo scorso aprile. Conoscevo un paio di persone che ci giocavano, Stefan Matic, che è uno dei miei migliori amici, e Gjin Prenqi. Mi hanno detto che c’era la possibilità di dare una mano, in panchina, e così mi sono proposto al presidente Petrov, che mi ha detto di sì, che potevo aiutare. Così sono stato inserito nello staff tecnico, più che altro mi sono messo a disposizione di mister De Lusi. A fine campionato il presidente mi ha poi chiesto se me la sentivo ad allenare da solo, ed io ho accettato. Tutto qui. Ho sempre pensato che a fine “carriera” mi sarebbe piaciuto allenare, il fattaccio di Semine e la lunga squalifica, hanno accelerato i tempi. L’anno prossimo mi dedicherò anima e corpo a questa nuova avventura, e se riuscirò mi allenerò da solo per tenermi in forma, magari un domani potrei rimettermi a giocare, adesso però non ci penso e sicuramente non lo farò con il gruppo squadra perché non credo ci sia il tempo di far bene entrambe le cose».

CHE MAKEDONIJA SARÀ

«Naturalmente, da allenatore, mi piacerebbe far giocare bene la mia squadra. Chi non lo vorrebbe? Ma nelle nostre categorie si può fare bene anche senza essere sempre belli. Mi spiego. Giocando ordinati, disposti bene in campo, con la giusta intensità e serietà, e con un bel gruppo, si può già fare la differenza e ottenere grandi risultati. Se mi ispiro a qualche allenatore? No, direi di no, però posso dire che i tre migliori che ho avuto in passato sono stati Guillermo Abascal nell’anno del Chiasso; Livio Bordoli quando ero al Losone perché aveva un carattere e un’esperienza pazzeschi; ed infine Frigo (Remy Frigomosca, ndr) nella mia ultima esperienza al Locarno, perché un carisma come il suo non l’ho trovato in nessun altro allenatore. Tornando invece al Makedonija, posso dire che l’anno prossimo proveremo a conquistare la Terza lega. Non ci nascondiamo, vogliamo salire, sarebbe inoltre il modo più bello per festeggiare il compleanno della società che l’anno prossimo compirà 30 anni».

LE ALTRE NOVITÀ DI MERCATO

Oltre a mister Manfreda, il Makedonija nei giorni scorsi ha anche annunciato l’arrivo di due nuovi giocatori: Loren Mustafi, difensore, classe 1996 (ventisei anni il prossimo agosto), cresciuto nelle giovanili dell’Ascona ed ex giocatore del Locarno, ma dalla scorsa estate svincolato; e il classe 1998 ex Portoghesi Ticino Norberto Camoesa che nelle ultime due stagioni ha giocato con il Solduno, segnando 3 gol nell’ultimo campionato di Seconda lega.


MERCATO MAKEDONIJA

Allenatore: Saverio Manfreda (nuovo).

ARRIVI: Loren Mustafi (difensore) svincolato, Norberto Camoesa (centrocampista) Solduno.

PARTENZE: nessuno.


VERDETTI QUARTA LEGA (GRUPPO 2)

Campione gruppo 2 e promosso in Terza lega: Intragna.

Secondo classificato e promosso in Terza lega: Moderna.

Terzo classificato (eventuale ripescaggio in Terza lega): Camorino.

Retrocesse in Quinta lega: Verzaschesi (11° posto) e Rorè (12° posto).


LA CLASSIFICA (QUARTA LEGA, GRUPPO 2)

Intragna 49 pt (22), Moderna 48 (22), Camorino 45 (22), Carassesi 44 (22), Makedonija 36 (22), Riviera 31 (22), Claro 31 (22), Audax Gudo 30 (22), Brissago 22 (22), Someo 20 (22), Verzaschesi 17 (22), Rorè 5 (22).


REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 – Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Terza lega delle due vincitrici e delle due seconde classificate dei due gruppi.
  • Promozione in Terza lega della miglior terza classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Miglior coefficiente tra i punti acquisiti e le gare disputate; 2) Miglior coefficiente classifica fair play; 3) Miglior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.
  • Quattro retrocessioni in Quinta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Terza lega delle due vincitrici e delle due seconde classificate dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quinta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Terza lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Terza lega della miglior seconda classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Miglior coefficiente tra i punti acquisiti e le gare disputate; 2) Miglior coefficiente classifica fair play; 3) Miglior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.
  • Quattro retrocessioni in Quinta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

 

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