Promotion Legue, Sven Lüscher analizza così la stagione del Kriens: «Prima parte negativa, poi un evidente cambio di passo»

scritto da Claudio Paronitti

Da calciatore attivo, in cui ricopriva il ruolo di trequartista, ha regalato gioie a Kriens, Young Boys, Winterthur e Aarau. Ora, con un prima fase di stagione di YAPEAL Promotion League alle spalle in qualità di allenatore, Sven Lüscher fa il punto della situazione sotto le volte del Kleinfeld attraverso un’interessante intervista apparsa sul sito web ufficiale della quattordicesima forza del terzo livello del pallone rossocrociato

Il 38enne di Langenthal, ritiratosi dall’attività all’interno del rettangolo verde nell’estate del 2017, ha inizialmente ripercorso le giornate trascorse sin qui alla guida dei biancoverdi, asserendo che «la prima metà del turno preliminare è stata insufficiente con soli 5 punti conquistati, mentre la seconda con 15 è stata decisamente migliore, anche se le due ultime batuute d’arresto hanno frenato la nostra scalata. Con quattro o cinque punti in più saremmo nella posizione che ci eravamo prefissati quando ci siamo ritrovati la prima volta. Le aspettative tra chi ci circondava erano diverse dalle nostre. La squadra aveva bisogno e necessita tuttora di tempo per trovare la giusta alchimia. I nuovi innesti sono stati ben 22 e anche lo staff tecnico è stato rinnovato. Sapevamo ad ogni modo che i risultati sarebbero arrivati. Questa valutazione si è rivelata corretta».

L’analisi si trasferisce in particolare alle prime uscite stagionali: «Forse la vittoria alla prima giornata contro il Cham (2-0) è stata un po’ ingannevole e ha suscitato false aspettative. In seguito, ci sono state un paio di partite in cui siamo andati vicino a conquistare punti, “gettando” l’occasione dalla finestra contro Chiasso e Lucerna II (incontri persi 1-2 e 0-1 dopo essere rimasti in inferiorità numerica, ndr). In questa fase iniziale, però, si sono anche registrate prestazioni non proprio positive, e ciò va detto a chiare lettere. Parlando tra di noi, abbiamo incentrato in discorso sulla mentalità che occorre avere e, lavorando su questo aspetto, abbiamo discusso sugli errori commessi. Nessuno di noi si è innervosito ed eravamo coscienti di essere all’inizio di una nuova avventura».

Passando alle sensazioni personali, Sven Lüscher spiega che «in campo non è molto diverso rispetto a prima. Abbiamo un buon gruppo ed è divertente lavorare con questi ragazzi. Tutti danno il massimo di sé. La più grande differenza per me è il lavoro fuori dal campo. I giocatori sono più esigenti, e lo dico in maniera positiva. Vengono da me con le loro domande, chiedono spiegazioni sulle decisioni che prendo oppure la mia valutazione riguardo le loro prestazioni. Nel calcio giovanile non è così. Ora, c’è un dialogo da cui traggo anche spunti preziosi. La pressione fa parte del calcio e dello sport. Si lavora tutta la settimana per un obiettivo, che è quello di avere successo durante il weekend. Personalmente, devo essere in grado di prendermi tutte le responsabilità quando qualcosa non va bene. Qui ho tuttavia delle persone al mio fianco e anche nel privato che mi sostengono e non si limitano alla critica nei periodi complicati».

In conclusione, uno sguardo al futuro prossimo: «Il piano formativo per la preparazione invernale è in atto da tempo. Le partite amichevoli sono già state fissate. Ora, ad esempio, resta da valutare quale sistema utilizzare per affrontare questi test-match e la pianificazione dettagliata degli allenamenti. Sono anche in contatto regolare con Marco Wiget (direttore sportivo delll’SCK, ndr) e il nostro staff. Quindi, nonostante la pausa, il calcio è presente tutti i giorni. Per quanto concerne la rosa, essa non è molto profonda. Finora è andata bene e a parte le ultime due uscite abbiamo sempre avuto abbastanza elementi a disposizione. Ovviamente, come allenatore penso che si potrebbe acquistare qualche altro giocatore. In inverno, non è semplice trovare dei rinforzi adeguati e inserirli a dovere nel gruppo, specialmente a livello umano. L’esperienza aiuta sicuramente a influenzare il ritmo di una partita per poter reagire correttamente alle varie situazioni di gioco. A volte è più difficile farlo con una squadra giovane. Ma i nostri ragazzi imparano ad ogni errore e ogni volta scendono in campo».

(nella foto: Sven Lüscher – © SC Kriens)

Leggi anche questi...